L'imponente Croce Astile è stata benedetta questa mattina, nel giorno del centenario della nascita di Santo Giovanni Paolo II, a Verona da don Flavio Bertoldi, parroco di Isolalta.
La Croce Astile - www.ilnotiziariodicortina.com
Erano presenti, come si può vedere nella foto grande a fianco; nell'ordine: Luigi Alverà vice sindaco di Cortina d'Ampezzo, Mirko Zanini presidente dell'associazione culturale «Totus Tuus», l'amico Tommaso Teofoli, don Maurizio Viviani direttore del Museo diocesano d'arte sacra di Verona e don Flavio Bertoldi.
L'opera è stata realizzata dall'artista romano Andrea Trisciuzzi. Nei circa 18 metri di altezza Trisciuzzi ha distribuito otto figure tese verso l’alto a simboleggiare la tensione morale e personale che prende forma nel desiderio di ascensione.
Alla base una figura maschile rannicchiata, poi un’altra figura maschile che si arrampica lungo il braccio verticale della croce, più in alto una donna con bambino a rappresentare la maternità, quindi una fanciulla e altre figure fino a un corpo che ritrae Giovanni Paolo II nell’atto di protendere un braccio verso l’alto con la mano aperta in segno di offerta.
La Croce Astile racchiude in sé un’elevata energia spirituale, l’energia di Papa Giovanni Paolo II.Un'opera d'arte, ma anche un'opera di ingegneria considerato che le sei figure scolpite in una resina particolare ad elevata resistenza e cave all'interno hanno avvolto, a blocchi di tre metri, un palo di ferro-carbonio che é diventato lo scheletro che garantisce la stabilità a tutta la struttura.
«Purtroppo la pandemia causata dal Coronavirus – ha spiegato Mirko Zanini – ha condizionato il nostro sogno di vedere già sul monte Faloria la croce, voluta da Papa Giovanni Paolo II. Ricordiamo che il luogo di posa sul Monte Faloria, a Cortina d'Ampezzo a pochi passi dall’omonimo rifugio, venne benedetto il 23 luglio 2019, davanti alle autorità e alla stampa.
Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com
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Erano presenti, come si può vedere nella foto grande a fianco; nell'ordine: Luigi Alverà vice sindaco di Cortina d'Ampezzo, Mirko Zanini presidente dell'associazione culturale «Totus Tuus», l'amico Tommaso Teofoli, don Maurizio Viviani direttore del Museo diocesano d'arte sacra di Verona e don Flavio Bertoldi.
L'opera è stata realizzata dall'artista romano Andrea Trisciuzzi. Nei circa 18 metri di altezza Trisciuzzi ha distribuito otto figure tese verso l’alto a simboleggiare la tensione morale e personale che prende forma nel desiderio di ascensione.
Alla base una figura maschile rannicchiata, poi un’altra figura maschile che si arrampica lungo il braccio verticale della croce, più in alto una donna con bambino a rappresentare la maternità, quindi una fanciulla e altre figure fino a un corpo che ritrae Giovanni Paolo II nell’atto di protendere un braccio verso l’alto con la mano aperta in segno di offerta.
La Croce Astile racchiude in sé un’elevata energia spirituale, l’energia di Papa Giovanni Paolo II.Un'opera d'arte, ma anche un'opera di ingegneria considerato che le sei figure scolpite in una resina particolare ad elevata resistenza e cave all'interno hanno avvolto, a blocchi di tre metri, un palo di ferro-carbonio che é diventato lo scheletro che garantisce la stabilità a tutta la struttura.
«Purtroppo la pandemia causata dal Coronavirus – ha spiegato Mirko Zanini – ha condizionato il nostro sogno di vedere già sul monte Faloria la croce, voluta da Papa Giovanni Paolo II. Ricordiamo che il luogo di posa sul Monte Faloria, a Cortina d'Ampezzo a pochi passi dall’omonimo rifugio, venne benedetto il 23 luglio 2019, davanti alle autorità e alla stampa.
Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com© il Notiziario di Cortina