[Dino Buzzati tra le Dolomiti
Le Dolomiti svelano suggestioni e segreti, che animarono il complesso e profondo rapporto tra le alte cime e Dino Buzzati a quarant’anni dalla scomparsa del grande giornalista. L’ultimo incontro tra Dino e le “montagne di vetro”, come le definì egli stesso, avvenne il primo dicembre 1971. Dino, già ammalato, scriveva: "E’ una giornata stupenda e dopo Brescia ad un tratto ho visto risplendere lontanissime al nord le montagne di vetro, pure, supreme, dove mai più; cari miraggi di quand’ero ragazzino rimaste intatte ad aspettarmi, e adesso è tardi, adesso non faccio più in tempo”. Questo straordinario legame è una delle chiavi per entrare nell’animo di Buzzati. Ad affermarlo è il giornalista del Corriere della Sera Lorenzo Vigano, uno dei protagonisti della tavola rotonda di, domani, giovedì 26 luglio a san Martino di Castrozza (Trento), dedicata proprio al rapporto tra lo scrittore e le Dolomiti. La giornata si aprirà alle 8.30 con un percorso alla scoperta dei luoghi amati da Dino Buzzati, in compagnia delle guide alpine del Gruppo Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero. L’itinerario partirà dal piazzale “La ritonda” ed interesserà malga Pradidali, malga Canali, rifugio Canali-Treviso, sentiero “Troi dei Todeschi” con le aree dei carbonai”. Sarà l’occasione per toccare con mano alcune delle località che incantarono Dino in primis Val Canali dove il giornalista immaginò un suo personale paradisiaco “parco della pace” nelle sue “Cronache del Duemila” (1966). Alle 14.00 Villa Welsperg, sede del Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino aprirà le porte per una visita alla biblioteca dedicata a Buzzati. Alle 18.00 l’appuntamento è al municipio di Tonadico per il taglio del nastro della mostra: “Sono montagne”, personale di Lalla Morassutti, nipote di Dino Buzzati e sua compagna in tante escursioni sulle cime. Presenteranno l’esposizione Ivano Pocchiesa e Carlo Marcello Conti. Alle 21.15 gran finale a San Martino di Castrozza, presso il Centro Congressi Sass Maor, per un dialogo tra le voci della montagna di oggi dedicato a Buzzati alpinista. “Lo scrittore è stato il modello, il prototipo di come dovrebbe essere ogni alpinista”, scrisse di lui l’amico Gabriele Franceschini. A parlarne giovedì al centro congressi saranno tra gli altri Enrico Camanni (già direttore della rivista Alp), Roberto De Martin, (Presidente Trento FilmFestival), Manrico Dall’Agnola (alpinista), Narciso Simion (capogruppo Aquile San Martino e Primiero), Lorenzo Viganò (giornalista del Corriere della Sera e saggista), Giampaolo De Paoli (guida alpina), Vittorio Ducoli (direttore Parco Paneveggio Pale di San Martino). Modera Bepi Pellegrinon.
Le Dolomiti svelano suggestioni e segreti, che animarono il complesso e profondo rapporto tra le alte cime e Dino Buzzati a quarant’anni dalla scomparsa del grande giornalista. L’ultimo incontro tra Dino e le “montagne di vetro”, come le definì egli stesso, avvenne il primo dicembre 1971. Dino, già ammalato, scriveva: "E’ una giornata stupenda e dopo Brescia ad un tratto ho visto risplendere lontanissime al nord le montagne di vetro, pure, supreme, dove mai più; cari miraggi di quand’ero ragazzino rimaste intatte ad aspettarmi, e adesso è tardi, adesso non faccio più in tempo”. Questo straordinario legame è una delle chiavi per entrare nell’animo di Buzzati. Ad affermarlo è il giornalista del Corriere della Sera Lorenzo Vigano, uno dei protagonisti della tavola rotonda di, domani, giovedì 26 luglio a san Martino di Castrozza (Trento), dedicata proprio al rapporto tra lo scrittore e le Dolomiti. La giornata si aprirà alle 8.30 con un percorso alla scoperta dei luoghi amati da Dino Buzzati, in compagnia delle guide alpine del Gruppo Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero. L’itinerario partirà dal piazzale “La ritonda” ed interesserà malga Pradidali, malga Canali, rifugio Canali-Treviso, sentiero “Troi dei Todeschi” con le aree dei carbonai”. Sarà l’occasione per toccare con mano alcune delle località che incantarono Dino in primis Val Canali dove il giornalista immaginò un suo personale paradisiaco “parco della pace” nelle sue “Cronache del Duemila” (1966). Alle 14.00 Villa Welsperg, sede del Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino aprirà le porte per una visita alla biblioteca dedicata a Buzzati. Alle 18.00 l’appuntamento è al municipio di Tonadico per il taglio del nastro della mostra: “Sono montagne”, personale di Lalla Morassutti, nipote di Dino Buzzati e sua compagna in tante escursioni sulle cime. Presenteranno l’esposizione Ivano Pocchiesa e Carlo Marcello Conti. Alle 21.15 gran finale a San Martino di Castrozza, presso il Centro Congressi Sass Maor, per un dialogo tra le voci della montagna di oggi dedicato a Buzzati alpinista. “Lo scrittore è stato il modello, il prototipo di come dovrebbe essere ogni alpinista”, scrisse di lui l’amico Gabriele Franceschini. A parlarne giovedì al centro congressi saranno tra gli altri Enrico Camanni (già direttore della rivista Alp), Roberto De Martin, (Presidente Trento FilmFestival), Manrico Dall’Agnola (alpinista), Narciso Simion (capogruppo Aquile San Martino e Primiero), Lorenzo Viganò (giornalista del Corriere della Sera e saggista), Giampaolo De Paoli (guida alpina), Vittorio Ducoli (direttore Parco Paneveggio Pale di San Martino). Modera Bepi Pellegrinon.© il Notiziario di Cortina