REPLICA ALLA DICHIARAZIONE DEL SINDACO SUL VOLANTINO PISCINA
27 Marzo 2013
Feliciana Mariotti
Archivio 2013
Pubblichiamo la replica del Comitato Civico alle affermazioni del primo cittadino: «Riconosciamo al sindaco Andrea Franceschi, sulla questione “piscina”, la coerenza con la sua politica delle dismissioni. Dopo la chiusura della pista da bob, la rinuncia ai Mondiali di bob, l’indifferenza per la chiusura dell’Ufficio Turistico, il ritiro della candidatura per i Mondiali di sci del 2017, le felicitazioni per la decisione regionale di sciogliere l’istituto Codivilla-Putti di Cortina Spa con 100 dipendenti, ora ribadisce la sua volontà a lasciare chiusa anche la piscina comunale.
Non è un volantino che chiede la ristrutturazione della vecchia piscina, ma 1.636 cittadini che hanno firmato l’autunno scorso, dopo mesi di inerzia dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco, nella sua nota, parla di “piscina ex novo”: lo sentiamo dire dal 2007, e ad oggi non c’è ancora niente, nemmeno un progetto.
Per quanto riguarda il fatto che la piscina sia così fatiscente, come dichiarato da Franceschi, il dottor Nicola De Santis, presidente Gis, la società che gestisce la struttura, ha ammesso che la stessa potrebbe essere aperta anche domani. Quanto al fatto che il Comitato Civico racconti bugie, Franceschi ha decisamente un gran senso dello humor».
ANCORA SULLA PISCINA
Pubblichiamo il comunicato stampa Vogliamo la piscina: è solo questione di volontà del Gruppo Per la nostra Cortina: «Ormai la distanza tra l’Amministrazione comunale di Cortina e i suoi cittadini è incolmabile. Se il Sindaco crede di essere più intelligente dei 1600 e oltre suoi cittadini firmatari della petizione a favore della piscina, è cosa che gli lasciamo credere ma che non è. Tutti i cittadini che hanno firmato hanno chiaramente in testa che Cortina debba avere una piscina con wellness, e altri servizi all’altezza del suo nome. Questo obbiettivo, tuttavia, deve essere vero e realistico, cosa che ad oggi non è e dunque appare una gravissima responsabilità politica e morale quella di aver chiuso la piscina senza attendere di avere pronta la nuova struttura. Dire falsamente che le opere di manutenzione straordinaria del tetto della piscina sono più onerose della realtà; ancora, affermare che le tubature sono un colabrodo e che tutto è da buttare, è un’operazione di falsa rappresentazione della realtà come anche affermato dal Presidente della Gis il quale ha dichiarato che “sistemato il tetto si potrebbe aprire anche domani”.
Bastavano e bastano ancora 6 mesi di buona amministrazione e un mutuo che si paga con gli sprechi di questo Sindaco, quale, ad esempio, l’addetto stampa, qualche incarico e qualche rivista di troppo, per riavere, in questo 2013, la piscina restituita ai cittadini; sì sempre la piscina vecchia, ma pulita, calda e funzionante in attesa dei progetti futuri. Dire invece, con ignoranza (dal verbo ignorare) ed arroganza, che un imprenditore investirebbe in un albergo a 5 stelle e in cambio elargirebbe alla comunità, in anticipo magari, una somma che può aggirarsi sui 15 milioni di euro per fare il centro benessere e piscina è pura follia. A dire il vero questo ragionamento di svendere il patrimonio pubblico con tanta facilità dà veramente i brividi perché introduce un metodo contrattato in segrete stanze di rapporti poco chiari e sempre a svantaggio delle comunità.
Vi è forse una sola carta, un solo documento, che i cittadini o il Consiglio Comunale abbiano potuto veri care, che permetta a questo amministratore di dire che presto avremo la piscina nuova? È questa trasparenza? Questo è lo scempio della democrazia, ecco cosa è!».
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