Positivo l'approccio con Zaia per rendere pubblico il Codivilla - Putti
02 Aprile 2013
Feliciana Mariotti
Archivio 2013
Ha avuto luogo oggi, 2 aprile, come previsto l'incontro tra il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Cortina d'Ampezzo Andrea Franceschi. Sul tavolo, il futuro dell'ospedale ampezzano Codivilla-Putti, dopo la decisione del Consiglio regionale di porre termine alla co-gestione mista pubblico-privato della struttura. Ricordiamo che era stato presentato un emendamento dal consigliere regionale Pettenò.
"L'approccio, - ha fatto sapere il Sindaco in un comunicato stampa - è stato molto positivo; ho trovato terreno fertile per la costruzione di un percorso che porterà ad una soluzione stabile per il nostro ospedale. Oggi ho avuto la sensazione che abbiamo compiuto il primo passo positivo verso quella meta. Il Presidente Zaia è molto ben informato su tutti gli elementi chiave della vicenda, compresa la situazione dei dipendenti privati della struttura. Abbiamo parlato di potenziamento dei servizi salva vita come l'emergenza urgenza e della possibilità di ospitare ambulatori specialistici. Voglio che i cittadini sappiano che la Regione e il presidente Zaia non si occuperanno della situazione in un futuro più o meno vicino: hanno già iniziato a farlo, garantendo che in questo percorso il Comune di Cortina sarà l'interlocutore principale. Un segno inequivocabile di attenzione e della volontà di arrivare ad una soluzione stabile che mi fa ben sperare anche sui tempi. Penso che a breve la Regione presenterà le sue proposte. Proposte che il Comune da parte sua è pronto fin d'ora a sostenere facendo la sua parte fino in fondo per garantire alla Sanità ampezzana il futuro che merita".
Ecco il comunicato stampa di Pettenò del 13 marzo
Finalmente si è stata messa la parola fine alla farsa della sperimentazione pubblico-privata dell’ospedale Codivilla Putti di Cortina. Con un emendamento presentato dal consigliere Pettenò e appoggiato da tutta l’opposizione e da parte della maggioranza, la sperimentazione della gestione pubblico-privata dell’ospedale Codivilla-Putti di Cortina d’Ampezzo cesserà il 31 marzo 2013 e la società “Istituto Codivilla-Putti di Cortina S.p.A.” sarà sciolta.
Finalmente, dopo anni, la battaglia condotta da comitati locali per la sanità e dalla Federazione della Sinistra affinché la gestione dell’ospedale tornasse ad essere interamente pubblica è stata vinta.
Sulla defunta sperimentazione, la Giunta aveva ammesso i risultati negativi dal punto di vista economico e sul raggiungimento degli obiettivi che non avevano fatto diventare il Codivilla un polo attrattivo di cure per i soggetti provenienti da fuori Regione, oltre ad essere intervenute al riguardo inchieste giudiziarie.
Adesso bisogna ritornare ad una gestione completamente pubblica, come chiedono le istituzioni locali e – cosa ancor più importante – i cittadini: bisogna assicurare a Cortina un ospedale pubblico specializzato in tramautologia sportiva e servizi per la cittadinanza, in modo da garantire in una realtà come Cortina, perla delle Dolomiti, metà di tanti turisti, un servizio di eccellenza a far data da primo giorno del prossimo mese… E non è un pesce d’aprile!
Pietrangelo Pettenò - consigliere regionale Federazione della Sinistra
Ecco cosa disse il 13 marzo Matteo Toscani:
«Folle». Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, non trova altri termini per commentare l’approvazione in aula di un emendamento, presentato dal consigliere di opposizione Pietrangelo Pettenò, che prevede il ritorno, già dal primo aprile, del Codivilla-Putti a gestione totalmente pubblica.
«A scandalizzarmi – afferma l’esponente della Lega Nord – non è la provocazione del collega Pettenò, ma l’assoluta irresponsabilità del pdl e del capogruppo Dario Bond. La conseguenza di questo voto è una sola, gravissima per i cittadini e il territorio: l’inevitabile chiusura dell’ospedale di Pieve di Cadore o di Agordo, dal momento che il delicato equilibrio nel numero dei posti letto a questo punto non regge più».
«Di fronte a una decisione così penalizzante – conclude Matteo Toscani – mi aspetto una dura reazione da parte dei sindaci e dei vari comitati: il sistema sanitario provinciale rischia di crollare a causa di giochetti politici inaccettabili. Da stigmatizzare il fatto che consiglieri regionali giochino sulla salute dei bellunesi».
Ecco cosa affermò, sempre il 13 marzo, Dario Bond
«Non ci siamo inventati nulla di nuovo. Abbiamo semplicemente dato corso alle conclusioni raggiunte nel 2010 dalla Commissione dei tre saggi che aveva consigliato alla Regione di chiudere la gestione mista. Siamo usciti da un impasse che stava bloccando ogni prospettiva di sviluppo».
A dirlo è il consigliere regionale Dario Bond (Pdl) dopo che l’aula si è espressa a favore di un emendamento che fissa al 31 marzo 2013 la fine della sperimentazione pubblico-privata in atto nell’ospedale della Conca.
«Il Consiglio ha deciso di decidere e si è assunto la responsabilità di accelerare i tempi nell’interesse della struttura, dei dipendenti e dei pazienti. Era importante definire il quadro giuridico soprattutto in vista della stesura delle schede ospedaliere e territoriali che dovranno mantenere la specificità della struttura ampezzana. Mi preme sottolineare che questa decisione non mette in discussione i livelli assistenziali raggiunti e i relativi servizi».
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