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MONDIALI 2021 CONSIDERAZIONI DEL CONSIGLIERE GHEDINA, RISPOSTA DEL VICESINDACO POMPANIN E REPLICA DI GHEDINA

27 Settembre 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
AFFERMAZIONI DEL CONSIGLIERE GIANPIETRO GHEDINA Alcuni giorni fa il consigliere di minoranza "Per la nostra Cortina" Gianpietro Ghedina aveva detto: "Questa volta deve decidere il paese! Si attivi lo strumento del Referendum. Basta prendere in giro la gente! Noi crediamo che il vicesindaco Pompanin debba chiarire un po' meglio cosa ha intenzione di fare perché da quanto apprendiamo dal Comunicato Stampa dell'Amministrazione a noi pare  come una  presa in giro, il voler travestire di democrazia una decisione ormai presa. Desidero solo per un momento richiamare il Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale e lo Statuto del Comune di Cortina. In questi documenti esistono le regole sia per la formazione della c.d. volontà popolare, sia di come debba essere condotto un Consiglio Comunale. Ebbene è fuori luogo pensare ad un Consiglio comunale dove possano intervenire e prendere la parola tutti quelli che vogliono dire la loro”. A parte il fatto che le sedute del Consiglio Comunale sono di per sé pubbliche, ma non si vede come i circa 5000 cittadini di Cortina possano esprimersi liberamente e compiutamente su un tema che presenta ancora molti aspetti poco chiari e mai affrontati. Mi domando  quali saranno quei cittadini che verranno e avranno il coraggio di esporsi in una seduta del Consiglio Comunale? Ma siamo seri! Ormai che il vicesindaco ha dichiarato che sarà la comunità a decidere si attivi lo strumento del referendum così tutti  potranno dire democraticamente la loro. E non si dica che non c’è tempo perché di tempo per candidarsi ce ne è visto che il limite è previsto per maggio 2015 .Dunque ancora una volta questo progetto parte male e frettolosamente senza chiarire le molte questioni ancora in sospeso che sono indispensabili per esprimere un voto chiaro e responsabile. Chiediamo oltre la chiarezza sui conti e su come sono andate le cose nelle precedenti Candidature  anche che l’ennesima chimera sulla base della quale si chiede il sì, ovvero che che Cortina potrebbe essere l’unica candidata, derivi quanto meno da un atto formale della FISI . E ancora diciamo che il progetto di rilancio di un paese è una cosa positiva  solo se ci sono vere garanzie e la volontà espressa e chiara dell'intero paese". LA RISPOSTA DEL VICESINDACO ENRICO POMPANIN A tali affermazioni aveva risposto il vice sindaco Enrico Pompanin: "Se vogliamo avere una speranza di correre da soli dobbiamo presentarci all'incontro con la Federazione internazionale dello Sci che si tiene a Zurigo con una decisione deliberata dal Consiglio comunale. Ce lo chiede il presidente Fisi Flavio Roda che, tra dieci giorni, incontrerà i delegati internazionali battendosi per Cortina. Tutti sapevano da tempo di questa scadenza. Ci vogliono mesi per indire un referendum. Noi abbiamo giorni per decidere. Proporlo proprio adesso è mero autolesionismo. Nello stesso tempo stiamo cercando di definire con la Regione il sostegno per l'apertura dei cantieri delle opere connesse ai Mondiali. Anche qui la Regione ci chiede chiarezza in tempi rapidi: come si fa a fermarsi per mesi? Noi non siamo contrari allo strumento del referendum, ma al suo uso distorto. Se vogliamo avere buone possibilità, bisogna subito costruire un sostegno internazionale tra i delegati Fis e strutturare l'appoggio da parte della Regione. Proporre il referendum ora, così fuori tempo, rischia solo di ridurre le possibilità di Cortina. Per quanto riguarda il consigliere Gianpietro Ghedina, penso che il suo comportamento sia al limite dell'irresponsabilità. Sa da mesi delle scadenze e aspetta gli ultimi dieci giorni sostenendo, tra l'altro, che il Consiglio comunale non sia il luogo migliore per decidere? Dopo anni che va dicendo che è l'unico organo decisorio e accusandoci di non dargli abbastanza importanza? Ghedina sapeva perfettamente che proporre un referendum ora non era possibile e l'ha fatto solo per mettere in difficoltà il Consiglio. Scorretto. Quanto al Comitato Civico, non hanno bisogno né della nostra tutela, né del nostro benestare. Penso solo che la loro scelta sia un errore: bloccare o rallentare la corsa con un referendum, ora, e rinviare la decisione, significa ridurre o addirittura compromettere le possibilità di aggiudicarci il Mondiale. Anche andare avanti con la candidatura aspettando per mesi l'esito del referendum ci indebolirebbe pesantemente davanti agli interlocutori nazionali e internazionali, fornendo elementi di critica a chi, magari, il Mondiale lo vorrebbe altrove. Chi si é fatto promotore di questa iniziativa valuti con onestà il costo per Cortina. L'Amministrazione si impegna a sostenere la candidatura se il Consiglio comunale la voterà. E, a differenza di Gianpietro Ghedina, pensa che ascoltare privati e categorie prima del voto sia utile e giusto, anche se molte di queste ultime si sono già espresse a favore. Invito tutti a partecipare  e a dire la loro. Noi ci impegniamo a costruire le migliori condizioni possibili per Cortina: sostegno della Regione e del Governo, cantieri avviati e, grazie alla Fisi, consenso internazionale. Le migliori condizioni per vincere coronando anni di sforzi". LA REPLICA DI GHEDINA Il comune di Cortina, di fronte alla richiesta di indire un referendum per conoscere la volontà dei cittadini di Cortina per impegnare nuovamente il paese in una candidatura ai mondiali di sci dopo 4 sconfitte, adduce che non c'è più tempo ed è da irresponsabili chiederlo. Sempre il comune chiede ai cittadini di sostenere lo sforzo sulla base di due ragionamenti. 1) potrebbe esserci una candidatura unica e bisogna lottare per questo in campo internazionale; 2) l'amministrazione ha concordato i passi da fare per avviare i cantieri prima della primavera 2015. Quanto al primo argomento è una mera affermazione se non una pia illusione. Ci ricordiamo una "balla"simile quando a Cortina venne assicurato che l'essersi ritirati dalla candidatura 2017 portava la sicura vittoria nel 2019. Ringraziamo il dott. Roda ma siamo tutti in grado di comprendere che accordi di questo genere non possono esserci oppure, visto che si parla non di 4 amici al bar ma di Federazioni internazionali che questo accordo sia prima formalizzato. È bene ricordare che in tutte le candidature passate presenti e future tutti i paesi del mondo hanno lo stesso interesse sportivo ed economico per una rappresentazione del genere e dunque è illusorio pensare ad un ritiro di tutti per dare l'elemosina all'Italia. Quanto alla Regione Veneto che farebbe partire i lavori questa è veramente una argomentazione che suscita molto stupore: due amministrazioni locali che avrebbero dovuto scrivere a 4 mani il PAT ed invece questo è oggi completamente da rifare, debbono e possono ora stendere un documento che formalizzi queste dichiarazioni che altrimenti sono parole al vento. Se il comune di cortina produrrà ai suoi cittadini un atto formale che vincoli comune, regione e provincia ad approvare le opere entro dicembre 2014 e cantierizzarle entro maggio 2015 allora si saprà che non di sole chiacchiere vive questa amministrazione.Quanto all'accusa di irresponsabilità per sostenere l'opinione maturata in paese di chiedere ai cittadini con il referendum cosa vogliono fare , ha dell'incredibile quando proviene da chi ha pubblicamente sostenuto che i cittadini debbono potersi esprimere! E l'espressione dei cittadini non può che avvenire attraverso una consultazione, non certamente attraverso una teleguidata sessione di Consiglio Comunale, strumento di pavida demagogia. Ma soprattutto i ritardi derivano dal terribile silenzio sui costi sostenuto nelle candidature fallite (ricordo che  se il Gruppo di minoranza non avesse fatto una interrogazione per chiedere spiegazioni su costi e altre questioni non avremmo neanche quei pochi dati forniti da una misera mail inviata dal Comitato mondiali) ed ancora di più sull'informazione circa le reali condizioni che una cittadina deve avere per poter accogliere un mondiale. Su questo si può anche ammettere che il Presidente della FISI chiuda un occhio in un ottica internazionale e di sistema paese. Ma un amministratore pubblico no ed è vergognoso che si voglia ancora illudere questo martoriato paese senza prima spiegare come stanno realmente le cose. Oggi Cortina ha bisogno di rifondare i suoi servizi, la sua immagine. I  mondiali  proprio per questo potrebbero essere una importante opportunità però' anche una grande sciagura se mal gestiti e non condivisi con tutti. Ad un consigliere dunque il semplice compito di "consigliare". Ma anche di dire le cose per quelle che sono ricordando che gli amministratori sono a servizio della comunità e gestiscono risorse pubbliche e quindi prima di intraprendere una nuova e così importante avventura che potrà avere delle ricadute positive o anche degli esiti nefasti ascoltino la popolazione.

© il Notiziario di Cortina

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