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Codivilla - Putti: il Sindaco di Cortina contro la proroga della gestione mista

16 Ottobre 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com) "Come Sindaco di Cortina non posso che augurare ogni bene all’ospedale Codivilla Putti, ma il mio giudizio sull’ennesima proroga è totalmente negativo" afferma il sindaco Andrea Franceschi per la concessione di ulteriori trenta mesi alla gestione ospedaliera del Codivilla Putti mista pubblico - privata, votata (con 23 voti a favore, 17 contrari e 5 astenuti) ieri, mercoledì 15 ottobre, in Consiglio regionale, grazie all'approvazione emendamento presentato dal consigliere regionale Sergio Reolon. Lo stesso consigliere commentava così il risultato su Facebook ieri: "Grandissima vittoria!!! Salvato il Codivilla Putti! (...)". Reolon affermava inoltre: "Ora si deve costruire una prospettiva. l'ULSS la smetta di essere assente e gestica la partita. Il Codivilla Putti è una eccellenza e sarebbe stato un delitto metterlo in liquidazione. La mia soddisfazione è enorme. Così si lavora per il nostro territorio". Il primo cittadino di Cortina ha continuato: "Prendo atto della decisione del Consiglio, ma non posso fare a meno di notare che, più che una decisione, si tratta dell’ennesimo rinvio. È questo il vero danno per l’ospedale: finché non si fissa la formula definitiva, qualsiasi investimento e progetto per il futuro rimane congelato. Ferma l’introduzione dei nuovi servizi, come la dialisi di cui abbiamo bisogno da anni; fermi almeno quindici milioni di Euro di ammodernamenti infrastrutturali. Sei arrivano dalla vendita del Putti all’Inail nel 2007 e sono stati accotonati con lo specifico vincolo di essere reinvestiti nell’ospedale; i rimanenti dieci milioni di Euro verrebbero ricavati dalla valorizzazione dell’ex distretto sanitario di cesare Battisti, ma anche lì è tutto bloccato. In questa fase, in cui le risorse scarseggiano, tenere fermi fondi così ingenti non è certo una scelta a favore della sanità cortinese. Anzi. Ogni dirigente sanitario con il quale ho parlato negli ultimi sette anni mi ha detto: finché non si decide definitivamente la formula dell’ospedale, rimarrà tutto fermo. E, ora, sarà così anche per i prossimi tre anni. Per questo, più che i risultati della sperimentazione in sé, il problema è proprio il suo protrarsi senza soluzione di continuità. Se i consiglieri regionali fossero stati convinti della bontà della gestione attuale, avrebbero dovuto avere il coraggio di stabilizzarla. In caso contrario, avrebbero dovuto girare pagina cercando nuove formule di sviluppo. Invece, ancora una volta, si continua a prorogare il limbo dell’incertezza: 11 anni di rinvii e di stallo, mentre molti altri ospedali veneti, come per esempio quello di Asiago, vengono rinnovati e fatti crescere. Aver deciso di non decidere fa sì che Cortina non abbia un progetto sanitario trasparente, che gli attuali gestori non possano programmare e investire, che il personale debba continuare a lavorare con un orizzonte temporale molto limitato. Si poteva confermare la sperimentazione o si poteva chiuderla e voltare pagina: tutto eccetto che rimandare, per l’ennesima volta, la decisione di altri 30 mesi. Questa non è certo una vittoria per la sanità di Cortina. Per quanto ci riguarda, sebbene non si tratti direttamente di competenze comunali, continueremo a vigilare con attenzione e, proprio per questo, a breve mi incontrerò con il presidente Zaia”.

© il Notiziario di Cortina

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