Successo dell'incontro con la scrittrice iraniana Azar Nafisi
23 Settembre 2015
Feliciana Mariotti
Archivio 2015
Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)
(Testo e foto Feliciana Mariotti) Per gli studenti di terza, quarta e quinta superiore del Polo Valboite ascoltare l'ospite di "Una Montagna di libri", la nota scrittrice iraniana Azar Nafisi lunedì 21 settembre al Cinema Eden, è stata una grande opportunità. Dopo i saluti dell'assessore alla cultura Giovanna Martinolli che rivolgendosi agli studenti ha detto: "Approfittate ragazzi di queste occasioni, sono davvero uniche!", la parola è poi passata a Elisabetta Fontana che, a nome della preside Mara Delotto, ha sottolineato l'importanza dell'evento, che ha permesso ai professori di preparare i giovani all'incontro con la scrittrice.
Giovanna Martinolli, Elisabetta Fontana e Francesco Chiamulera (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
Azar Nafisi, affiancata dalla traduttrice Silvia Benazzi, ha sottolineato l'importanza della lettura. "Ho avuto un esempio della Repubblica dell'immaginazione, grazie a mio padre che sin da bambina mi ha fatto godere di un mondo fantastico, realtà rivelate grazie alla lettura di diversi libri. Con quell'esperienza il mondo può davvero entrare in una stanza e noi possiamo portare il nostro bagaglio personale nella vita di tutti i giorni".
La scrittrice, insegnante a Teheran dal 1979 al 1995, decise di contestare il regime e lasciò il suo paese per l'Inghilterra e poi l'America. La prima volta che è venuta a presentare un suo libro in Italia ha pensato alla favola di Pinocchio, ai film di Toto, De Sica, Fellini e a numerosi libri scritti da autori italiani.
"Per ogni Paese - ha detto - ho un'immagine culturale diversa. Qui avete tanta libertà, potete esprimervi liberamente, cosa totalmente diversa dal luogo da dove provengo". Dal 1995 al 1997 la scrittrice decise di dare lezioni segrete ad alcune giovani. Eloquenti sono state le due immagini che ha mostrato ai presenti: la prima che indicava sei ragazze vestite con velo e veste lunga (divisa usata tutti i giorni) e la seconda che mostrava le ragazze, vestite all'occidentale, nel suo salotto. Ogni ragazza ha avuto con lei la possibilità di esprimere la propria personalità. A suscitare scalpore sono state le conseguenze della messa on line del video "Happy Teheran", i sei ragazzi sono stati subito arrestati, anche se la loro pena è stata bloccata.
Un momento dell'incontro (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com
"Il regime totalitario appiattisce tutto - ha concluso Azar Nafisi - toglie un elemento caratteristico dell'individuo: la diversità. Come lettori abbiamo alcune responsabilità e non possiamo e non dobbiamo accettare la conformità del pensiero e dobbiamo essere fieri del fatto che possiamo esprimerci liberamente".
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