Ferrovia delle Dolomiti (tratto Dogana Vecchia-Cimabanche): Domani la firma del passaggio dal demanio al Comune di Cortina
03 Marzo 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
In sala consiliare del Comune domani, venerdì 4 marzo, alle 10.30 ci sarà un’altra firma storica: quella che siglerà infatti l'atto del definitivo trasferimento del sedime dell’Ex-Ferrovia delle Dolomiti secondo le procedure del federalismo demaniale. A sottoscriverla saranno il sindaco di Cortina d'Ampezzo, Andrea Franceschi, e il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi. Con questo importante passo il possedimento non sarà più dello Stato, ma del Comune ampezzano, che potrà disporre pienamente della sede dell’Ex-ferrovia ricadente sul proprio territorio per ampliare il percorso ciclabile "La lunga via delle delle Dolomiti". L’intera area è ufficialmente di proprietà dell’Amministrazione ampezzana già dal dicembre scorso, quando cioè il vicesindaco Enrico Pompanin aveva firmato a Mestre (Venezia), l’atto di transazione e l’autorizzazione alla cessione dei terreni, ma mancavano gli atti tecnici del demanio. Il lotto misura una superficie di oltre 250.000 mq che da Dogana Vecchia portano a Cimabanche, e che rappresentano la pista ciclabile inserita nel tratto noto appunto come “La lunga via delle Dolomiti”.Le transazioni per il trasferimento della sede dell’Ex-Ferrovia erano iniziate nel 2005. Per chiudere l’intricata vicenda e, quindi, le controversie legali, il Comune di Cortina ha pagato un saldo di 1.228.486,00 Euro, risparmiando oltre 300.000,00 Euro, sulla cifra ascritta all’Amministrazione a seguito della sentenza del 26 novembre 2014. Il totale pagato, comprensivo degli importi precedentemente versati, ammonta dunque ad Euro 1.679.384,17.«La firma di domani ci rende molto soddisfatti perché è un’ottima notizia per tutta la Comunità — ha detto il sindaco di Cortina Andrea Franceschi —. Dopo aver acquistato tutti i terreni che appartenevano al CONI e aver trovato la soluzione per le caserme di Cimabanche, adesso anche il sedime dell'ex ferrovia entrerà a far parte definitivamente del nostro patrimonio. Un ringraziamento collettivo va a tutti coloro i quali hanno collaborato alla chiusura della controversia».
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