DA OGGI, A CORTINA D'AMPEZZO, NON C'È PIÙ L'IMPOSTA DI SOGGIORNO
31 Marzo 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
È ufficiale: da oggi non è più necessario incassare l’imposta di soggiorno.Il Comune riscuoterà invece regolarmente quanto versato dai turisti in questo primo trimestre, ma per prudenza accantonerà i soldi che sarebbero serviti per finanziare la promozione turistica e i Mondiali di Sci Alpino del 2021. Era stata introdotta a Cortina d'Ampezzo nel novembre 2015 e applicata dal 1º gennaio 2016 e il Comune, a seguito della lettera ricevuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in cui si informava che per l’anno 2016 veniva sospesa l’efficacia del provvedimento, ha così scelto di non farla più incassare agli esercenti. Con l’adozione dell’imposta di soggiorno, l’amministrazione comunale aveva infatti in programma di incassare circa un milione di Euro l'anno. Per il 2016 gli introiti sarebbero stati destinati per l'80% a Cortina Marketing (il braccio operativo di Se.Am, società partecipata del Comune, che si occupa anche di turismo) e per il 20% alla Fondazione Cortina 2021, l’ente che andrà ad occuparsi di tutti gli aspetti organizzativi dei Mondiali di Sci che verranno assegnati ufficialmente a Cancún a inizio giugno. Nel 2017 avrebbe dovuto essere il contrario, con l'80% destinato alla Fondazione dei Mondiali e il 20% a Cortina Marketing. Ora però la programmazione delle attività previste andrà completamente stravolta. «Ribadiamo di essere convinti della legittimità della delibera del Consiglio Comunale e quindi del provvedimento.La tassa di soggiorno — conferma l’amministrazione del Comune di Cortina —, oltre a non essere un'imposta che ha gravato sui cittadini, era stata infatti introdotta dal Comune ben prima delle Legge di Stabilità. Sarebbe la prima volta che una legge avrebbe effetto retroattivo — precisa il Comune — e su questo punto i nostri legali ci hanno rassicurato. Da Roma inoltre giungono notizie contrastanti e quindi, in attesa che si chiarisca e si risolva un problema che sta creando difficoltà a centinaia di Comuni italiani, noi da oggi riteniamo sia più prudente non far riscuotere la tassa.Chiaramente — aggiunge l’Amministrazione locale — la programmazione che era stata fatta ancora l'anno scorso dovrà essere rivista, e quindi da un lato la Fondazione Cortina 2021 per quest'anno non potrà contare sui finanziamenti previsti, dall'altro Cortina Marketing dovrà licenziare alcune persone, non potrà partecipare a fiere e workshop sui mercati internazionali, dovrà rinunciare a promuovere all’estero il marchio Cortina e, inoltre, non potrà permettersi buona parte delle operazioni di comunicazione e marketing previste e su cui si lavorava da tempo».Feliciana Mariotti
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