Accade a Spinea... ma capita in ogni paese d'Italia, anche in montagna
15 Maggio 2019
Feliciana Mariotti
Archivio 2019
I nostri genitori ci hanno messo in testa, sin da bambini, la frase che i soldi non fanno la felicità, ma in tempo di crisi risultano necessari per soddisfare soprattutto le necessità essenziali. Stiamo vivendo un periodo di crisi. In Italia sono spariti i ceti medi e sta crescendo sempre più il divario tra ricchi e poveri.
La mancanza di lavoro, l'offerta lavorativa non corrispondente alle singolari qualifiche, la chiusura delle imprese e dei negozi, le pensioni basse inducono le persone, intere famiglie a rivolgersi alla Caritas, ai parroci oppure... a mettere le mani direttamente nei contenitori delle immondizie. Passi il vetro, la carta e tutto quello che viene scartato a fianco (mobilio, materassi etc.), ma molti sono costretti ad aprire i sacchetti dell’umido.
È accaduto a Spinea, in provincia di Venezia, la settimana scorsa un signore anziano, a mezzogiorno, ha aperto un sacchetto pieno di pane, ha tirato fuori delle fette e le ha appoggiate sul coperchio dell’umido, ha steso delle fette di formaggio, prese da un altro sacchetto e ha messo in bocca il panino. Nascondendosi dalla vista di alcuni curiosi ha poi trovato alcune costine di maiale cotte al forno e le ha accuratamente messe in un sacchetto nel cesto di una vecchia bicicletta e di corsa si è allontanato. L’episodio è quotidiano e l’anziano signore non è l’unico. Basterebbe poco: accordarsi con i negozianti vicini, che, invece, di buttare via il pane, la carne, la verdura e la frutta potrebbero donare il cibo ai bisognosi. In qualche grande città al mercato verso l’una prima di mettere via i propri prodotti, i fruttivendoli abbassano i prezzi o regalano ciò che non hanno venduto alle famiglie che cercano di sopravvivere.
Papa Francesco ha detto: «Non pensiamo ai poveri come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana […]. Queste esperienze, pur valide e utili […] dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. [...] La loro mano tesa verso di noi è anche un invito [...] a riconoscere il valore che la povertà in se stessa costituisce. La povertà è un atteggiamento del cuore [...] e permette di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti». Fortunatamente ci sono anche molte associazioni e il Banco Alimentare che si occupano dei bisognosi.
Quello che è successo a Spinea, accade ogni giorno in diverse località del nostro Paese. Questa è ormai una realtà che ci deve far riflettere sempre di più.
Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com
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