VACCINO CONTRO L’ENCEFALITE DA ZECCHE. BOTTACIN: “UNA PROMESSA MANTENUTA A TUTELA DEI BELLUNESI”
15 Maggio 2019
Feliciana Mariotti
Archivio 2019
L'assessore Bottacin - www.ilnotiziariodicortina.com
15 maggio 2019. “Il provvedimento che abbiamo approvato in giunta relativo ampliamento e agevolazione all’accesso alla vaccinazione contro l’encefalite da zecche (TBE) mediante offerta gratuita per i tutti i residenti in provincia di Belluno – dichiara l’Assessore regionale con delega alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin– è un’importante promessa mantenuta per i bellunesi. Vista la frequenza del problema sul territorio si tratta di un’ottima notizia. Ringrazio la collega assessore alla sanità Manuela Lanzarinper la solerzia che ha permesso di arrivare ad un atto concreto quale è una delibera di Giunta, offrendo la possibilità a tutti di difendersi attraverso vaccino”.
Le novità riguardano:- l'offerta gratuita per tutti i residenti nell’Azienda ULSS 1 Dolomiti (Provincia di Belluno), in quanto area ad alta endemia, su richiesta degli interessati;- il mantenimento dell’offerta gratuita ai volontari della Protezione civile e del Soccorso alpino;- l’offerta a prezzo agevolato (pari a 25 Euro a dose) ai residenti nelle zone a moderata e bassa endemia delle altre Aziende ULSS del Veneto;- l’ offerta a prezzo agevolato (25 Euro a dose) alle persone a rischio occupazionale delle zone a moderata e bassa endemia, con costo a carico del datore di lavoro, come previsto dalla normativa vigente.
L'assessore Lanzarin www.ilnotiziariodicortina.com
“Abbiamo così recepito – dice l’Assessore alla Sanità Lanzarin – una necessità di profilassi emersa su alcuni territori, segnatamente il bellunese, dove la diffusione delle zecche è significativa. Con le decisioni assunte in questa delibera, si apre praticamente per tutti la possibilità di difendersi con il vaccino, o gratuitamente o, comunque, con agevolazioni importanti”.
L’encefalite da zecche è una malattia infettiva causata da un virus trasmesso generalmente attraverso il morso di alcuni tipi di zecche, che vivono nei boschi, nelle radure e nelle zone di transizione tra foresta e prati. Talvolta l’infezione avviene tramite l’ingestione di latte e latticini non pastorizzati. L’infezione si verifica soprattutto nel periodo fra aprile e ottobre, con un picco massimo nei mesi di giugno e luglio, quando sono più frequenti le attività all’aperto.
Nei due terzi circa dei casi la malattia decorre in modo asintomatico. Nei rimanenti casi, si hanno sintomi simil-influenzali seguiti, nel 20-30% dei pazienti, da un interessamento dell’encefalo e/o del midollo spinale (meningite, encefalite, radicolomielite) che può causare disabilità neurologiche permanenti o addirittura il decesso. Il rischio di morte e di disabilità a lungo termine aumenta con l’età ed è particolarmente elevato sopra i 60 anni.
La prevenzione della TBE può avvalersi, oltre che di accorgimenti comportamentali per evitare di essere morsi dalle zecche, anche di un vaccino ad elevata efficacia e sicurezza. Il ciclo vaccinale è costituito da 3 dosi, con successivi richiami ogni 3-5 anni.
La TBE è considerata un problema di salute pubblica a livello globale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda la vaccinazione di tutta la popolazione nelle zone ad alta endemia (incidenza media di casi clinici >=5 per 100.000 abitanti per anno) e degli individui a rischio nelle zone a media e bassa endemia.
In Veneto, nel periodo 2006-2018 si sono verificati 266 casi di TBE, quasi tutti nelle aree montane o pedemontane della Regione: infatti, la Provincia con il maggior numero di casi segnalati è Belluno (153 casi), seguita da Treviso (61 casi) e Vicenza (39 casi). La Provincia di Belluno risulta pertanto un’area ad alta endemia secondo la definizione dell’OMS.
Già dal 2009 la Regione Veneto offre la vaccinazione anti-TBE gratuitamente ad alcune categorie a rischio, come i volontari del Soccorso alpino e della Protezione civile. Tuttavia, alla luce del quadro epidemiologico presente nella nostra Regione e delle raccomandazioni dell’OMS. Ora la Giunta regionale ha stabilito di ampliarne l’offerta.
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