Il presidente del CAI Centrale Antonio Montani a Cortina d'Ampezzo
Il presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani ha voluto essere a Cortina d'Ampezzo il 10 luglio per il suo primo Consiglio Centrale. La data non è stata scelta casualmente.
L'intero consiglio sarebbe stato presente in occasione dei festeggiamenti relativi ai 140 anni della Sezione ampezzana del Club Alpino Italiano, poi annullatI per il tragico evento in Marmolada.
Il primo Consiglio Centrale del CAI si è spiegato come segnale di attenzione alla località che ospiterà i Giochi olimpici invernali 2026, ma anche un’occasione per prendere visione ed ascoltare le istanze e le proposte di chi abita e vive le Terre alte. "Un impegno tangibile verso le comunità montane - ha detto Montani - e rispetto alle criticità ambientali che si è espresso con un incontro, che ha preceduto la seduta del Comitato centrale che si è tenuta il 10 luglio in tema di ricostruzione della Segreteria dell’ambiente e delle politiche ambientali CAI".
Il Responsabile ambiente del Cai Mario Vaccarella ha dichiarato: «Come nuova presidenza tendiamo a un cambio di passo verso un modello di gestione dell’ambiente meno ingessato e maggiormente fluido, ma anche più professionale, maturo ed attuale. Un nuovo paradigma sempre intriso della forza del volontariato, che sta alla base del Sodalizio.
Con un’efficace fase d’informazione e conoscenza fra i decisori centrali e territoriali. Anche per posizionare in maniera più efficace il CAI all’esterno, considerando i nuovi documenti ambientali che vanno ad arricchirne i contenuti in materia».
L’appuntamento con il primo Consiglio centrale sul territorio è stato preceduto dalla visita del Presidente generale del Cai alla Centrale operativa della Protezione civile di Canazei che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca a seguito del crollo sulla Marmolada. Per l’occasione, Montani ha incontrato Maurizio Dellantonio, Presidente del corpo Soccorso Alpino e Speleologico nazionale (CNSAS).
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