Vertenza Comune/Facciamo un Nido: no alla violazione vaccinali
"Il Tribunale di Belluno ha in pratica rigettato le istanze del Comune di Cortina relative alla violazione degli obblighi vaccinali pediatrici, confermando quindi che l’Associazione Facciamo un Nido ha sempre operato nella legalità" -, spiega così il Consiglio Direttivo dell'Associazione Facciamo un nido la notiziai della pubblicazione della sentenza da parte del Tribunale relativa alla vertenza radicata dal Comune di Cortina d’Ampezzo nei confronti dell’Associazione .
"Ma adiamo con ordine - afferma il Consiglio - l’Associazione Facciamo un Nido, a seguito della sospensione da parte del Comune di Cortina d’Ampezzo dei contributi economici dovuti, a seguito di specifici accordi, ha dovuto richiedere al Tribunale di Belluno l’emissione di decreto ingiuntivo di pagamento delle somme dovute, provvedimento che il Tribunale ha concesso condannando quindi il Comune al pagamento di €. 234.940,95. Il Comune di Cortina non ha accettato tale condanna e ha voluto opporla andando a radicare la causa relativa alla sentenza odierna, con la quale ha proposto numerose eccezioni, contestando in particolare l’inadempimento dell’Associazione in materia di obblighi vaccinali con conseguente diritto alla mancata erogazione dei contributi.
Il Tribunale di Belluno - continua il Consiglio - ha respinto in toto le teorie del Comune di Cortina condannandolo al pagamento di tutti gli arretrati dovuti, della rivalutazione monetaria e degli interessi moratori; oltre a ciò il Tribunale ha stabilito che per l’occupazione dell’immobile, altro punto in contesa, l’Associazione dovrà corrispondere al Comune di Cortina d’Ampezzo un importo di €. 600,00 mensili a decorrere dal 2015, riprendendo così la delibera di Giunta n. 136 del 2018 mai peraltro eseguita dagli uffici, ciò in considerazione dell’importanza sociale dell’attività svolta dalla stessa Associazione Facciamo un Nido.
Questa per noi è una giornata storica e di immensa gioia - ha detto - ; l’amministrazione dell’ex sindaco Gianpietro Ghedina e degli assessori Paola Coletti e Giulia Girardi, (oltre a qualche dipendente comunale), ha costretto i genitori a combattere dentro e fuori le aule giudiziarie, diffondendo oltretutto notizie false e calunniose; ha sostenuto la violazione della legge con chiaro intento di creare danno al servizio, negando i contributi economici destinati all’infanzia; asserendo che avevamo il dovere di liberare l'immobile e arrivando persino a presentarsi con la forza pubblica di fronte agli increduli bambini del nostro Centro.
Noi genitori però non abbiamo mai mollato, certi che tutto quello che stavamo facendo era nella piena legalità e nell’interesse della comunità, vista l’importanza del servizio, in parte unico, che offriamo e consci che la liberazione dell’immobile avrebbe comportato l’immediata fine di questa realtà data l’assenza sul territorio di spazi a norma di legge per ospitare un servizio infanzia 0-6 anni, oltre ad integrare l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Sinceramente - conclude il Consiglio Direttivo - non abbiamo mai compreso le ragioni di tanto accanimento visto che siamo un’associazione senza scopo di lucro che gestisce in maniera assolutamente volontaristica il Centro Montessori di Cortina, consci che nel mutuo e reciproco rispetto tutto ciò si sarebbe potuto evitare. Le scuse da parte di chi si è comportato male sarebbero doverose, ma questi sono dettagli; ciò che conta è che giustizia sia stata fatta e che l’Associazione Facciamo un Nido possa proseguire con serenità e ritrovato entusiasmo la propria attività, continuando a fornire alla popolazione un servizio educativo e scolastico indispensabile e di alto livello".
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