GREEN PASS IN AZIENDA. IL PENSIERO DI LORRAIN BERTON
La domanda che ci dobbiamo porre tutti adesso, imprenditori e lavoratori, è una sola: possiamo permetterci un altro lockdown? Penso sia il tempo di credere nella scienza e di applicare – a tutti i livelli – il principio di responsabilità pur rispettando la libertà di ciascuno. Così Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, interviene sul tema dell’obbligatorietà del green pass in azienda, all’esame del Governo.
Il contagio corre e con esso cresce l’incertezza in campo sociale ed economico: la vaccinazione è l’unico scudo che abbiamo per arginare l’ennesimo catastrofico effetto domino, stavolta trascinato dalla variante Delta. È diritto e dovere dell’imprenditore mettere in sicurezza la propria azienda, come abbiamo fatto nei mesi più duri della pandemia, quando – di fronte all’assenza cronica di mascherine – ce le siamo fatte e procurate da soli, redigendo e attuando stringenti protocolli di sicurezza. In questo modo, le nostre aziende sono state tra i luoghi più sicuri e Covid-free. Dobbiamo e vogliamo continuare a esserlo, solo così potremo rimanere sul mercato e garantire benessere alle famiglie e alle comunità.
“Sicurezza sanitaria e continuità produttiva – quindi lavoro - sono concetti divenuti indissolubili: dobbiamo prenderne atto. Per questo il green pass in azienda è un tema reale, da affrontare subito e con senso pratico, come chiesto dalla Confindustria nazionale all’Esecutivo Draghi”.
“Allo stesso tempo”, prosegue Berton, “le persone vanno convinte prima che obbligate. Le stesse categorie economiche bellunesi sono scese in campo con una campagna di comunicazione e informazione a sostegno dell’Ulss 1 Dolomiti. Lo abbiamo fatto senza ambiguità. Se non crediamo alla scienza, a chi dobbiamo credere? La politica, a sua volta, ora deve scegliere e lanciare messaggi univoci”.
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