Ponte nelle Alpi: Più sicurezza al Centro Antiviolenza
La Provincia di Belluno installerà un nuovo impianto di videosorveglianza alla casa rifugio di Belluno Donna, a Ponte nelle Alpi.
Una misura decisa dall’amministrazione a seguito di un brutto episodio, registratosi qualche settimana fa. A fine giugno si era verificata un’intrusione, con danni ingenti alla struttura.
La presidente di Belluno Donna, Anna Cubattoli, ci ha segnalato che uno sconosciuto è entrato nella sede del Centro Antiviolenza, in uno stabile di proprietà della Provincia, passando dalla terrazza del primo piano, spiegano i consiglieri provinciali Dario Scopel e Paolo Vendramini, che questa mattina hanno incontrato Cubattoli insieme al presidente Roberto Padrin.
È stato rotto il vetro di una portafinestra. Poi lo sconosciuto, una volta entrato nella struttura, ha spaccato tutto quello che poteva: ha divelto due estintori, ha scardinato una porta. Ed è scappato solo quando si è trovato davanti un’operatrice.
Il fatto è stato denunciato ai carabinieri ed è oggetto di indagine. Pare si sia trattato di un atto di vandalismo, non legato al Centro Antiviolenza. In ogni caso, un episodio spiacevole che richiede attenzione - sottolineano i consiglieri Scopel e Vendramini -. La necessità di prevenire atti simili ci ha messo subito al lavoro.
La Provincia ha preparato un progetto per l’installazione di un nuovo sistema di videosorveglianza. Telecamere che serviranno monitorare tutte le aree attorno allo stabile. Abbiamo previsto una spesa da 3.300 euro, che consideriamo un investimento a favore di un’associazione del territorio, attiva da anni al fianco delle donne vittime di violenza - spiegano i due consiglieri provinciali -. Le attività di Belluno Donna meritano attenzione e l’amministrazione provinciale volentieri continuerà a dare una mano.
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