Patentino dell'Accoglienza in Cadore: incontri verso la conclusione
Si sta avviando verso la conclusione (lunedì 14 aprile è l’ultima giornata) il ciclo di cinque incontri sul Patentino dell'Accoglienza in Cadore 2025, voluto dalla Regione Veneto in collaborazione con Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi (ente, riconosciuto dalla Regione del Veneto, dedicato alla promozione, allo sviluppo e all’incremento del turismo nel territorio della provincia di Belluno) per diffondere, attraverso un percorso formativo, i valori della Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità nei territori di Cadore, Tre Cime e Comelico, visto che "Siamo una destinazione con Valori" .
ll percorso Carta dell’Accoglienza della Regione Veneto è iniziato nel 2023 con un progetto su Cortina d’Ampezzo, nel 2024 con Belluno, e ricorda che ognuno contribuisce a costruire o smantellare la reputazione della destinazione ed è rivolto a tutti coloro che operano nel settore turistico e dell’ospitalità. Organizzati da Just Good Tourism, con il supporto dei Consorzi Turistici Cadore Dolomiti, Tre Cime Dolomiti e Val Comelico Dolomiti, i cinque incontri, tenuti nel Palazzo della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore, hanno e hanno avuto il preciso intento di trasmettere tutti quegli elementi affinché la destinazione venga considerata rispettosa, autentica, sostenibile e per tutti, affidabile e sicura, connessa e informata. Per questo è stato scelto di inserire anche la possibilità di diventare un INFO POINT accreditato dalla Regione Veneto per valorizzare gli operatori presenti sul territorio che, proprio per la natura della loro attività, magari già si trovano di fatto a divulgare informazioni ai turisti oppure per formare chi vuole essere un punto di riferimento per i visitatori". Questo in sintesi quanto spiegato sin dall’inizio dalla direttrice della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi Valentina Colleselli.
Nell'immagine il Centro di Pieve di Cadore ( Foto Feliciana Mariotti)
“Fondamentali per chi lavora nel turismo - spiega Claudia Baldin di Just Good Tourism - sono le relazioni umane, la collaborazione, un’accoglienza professionale per crescere insieme. Di tutto ciò ne beneficerà non solo il turismo nei prossimi anni, ma anche la montagna e sarà la legacy dei Giochi 2026”.
Nell'immagine il palazzoi della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore, luogo dei corsi (Foto Feliciana Mariotti)
“Le Dolomiti Bellunesi devono essere viste come un sistema di valori identitario, unico e ben organizzato” ha dichiarato Valentina Colleselli direttrice di DMO, l’ente che riunisce 26 soggetti pubblici (14 Comuni, 9 Unioni Montane, la Provincia di Belluno, la Camera di Commercio di Treviso e Belluno, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e new entry ANEF Veneto) e 21 soci privati. “Come DMO abbiamo competenza bellunese, per noi sono fondamentali Governance e promozione visto che assistiamo a una trasformazione del turismo sempre più internazionale e a un calo di quello nazionale. Si è passato dal concetto di marketing a un concetto di gestione e se non riusciamo ad adeguarci ai tempi non possiamo ricevere gli utenti. Necessario è imporsi all’estero pensando alle aree territoriali. Importanti sono gli obiettivi e una strategia a lungo termine per poterli raggiungere. Fondamentale è la crescita degli Info Point e di privati che aiutano nella crescita turistica (segnaletica per gli IAT, rollup, totem e formazione di accompagnamento), un sistema digitale che prevede un carrello di attività con totem e le fiere con investimenti per poter crescere legati a determinati mercati come quello asiatico.
Per Elena Bisiol del direzione Turismo della Regione Veneto: “Le cinque giornate sperimentali sono state incentrate su tre argomenti (Patentino dell’Ospitalità, Carta dell’accoglienza e Info Point), rivolti a operatori che lavorano nel territorio e alle varie comunità. Nel 2024 si è assistito a un cambiamento turistico che ha coinvolto non solo la realtà alberghiera ma anche quella extra alberghiera e ha visto l’arrivo del 70% di turisti esteri contro il 30% di quelli italiani. Anche lo scenario sta cambiando; si assiste all’invecchiamento della popolazione con la richiesta di servizi, la richiesta di strumenti digitali (metatarso) che però non sostituiscono la persona e infine la sostenibilità. Di questo possiamo agire facendo rete. Cinque sono i punti strategici; la qualità, la governance (leggi gestione), destination, marchi e vision.
Il Veneto è aperto, attento, attivo e attuale. È aperto nell’estendere le stagioni turistiche e nella sostenibilità al centro dell’agire quotidiano, attento nel fare turismo territoriale, sostenendo imprese e territori, attivo nel supportare programmazione a tutti i livelli e monitorare gli imputati per diffondere le conoscenze, attuale per valorizzare marchi, imprese e clienti.
Nascono così progetti che coinvolgono realtà diverse, come ad esempio la sinergia tra artigiani e musei che rappresentano attività peculiari legate al territorio. Esistono strumenti che aiutano a crescere, un sistema identitario e l’uso della tecnologia. Lavorando insieme tutto è più visibile. Grazie alla tecnologia da Verona si può vedere cosa accade nelle Dolomiti.
Esiste l’Osservatorio del Turismo Regionale Veneto Federato (OTRF), il sistema condiviso di informazioni e monitoraggio, che consente di approfondire la conoscenza di fenomeni turistici sulla base dell’analisi di dati e informazioni attendibili e selezionate. Cliccando su https://osservatorioturismoveneto.it/ si può scoprire cosa pensano i turisti di noi. Anticipo che abbiamo la reputazione più elevata del Veneto. C’è un grande potenziale e un’esperienza unica che nel territorio non è visibile. Uniche caratteristiche da valorizzare sono la qualità del cibo e la ristorazione.
Per quanto riguarda la Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità - ha detto Claudia Baldin di Just Good Tourism - sono strumenti utili per fare qualcosa in più sul nostro territorio, calandola nella nostra realtà. L’accoglienza, una competenza necessaria trasversale, è un vantaggio competitivo per impresa e destinazione. Quindi la carta mira a migliorare la qualità di vita di un territorio ed evidenzia 10 valori (qualità e principi che ci identificano e definiscono come individui, come gruppo e o comunità): Per tutti, affidabile, autentica, competente, connessa, bella, informata, sicura, rispettosa e sostenibile. Fondamentale è il sentimento e la reputazione online, perché l’accoglienza viene recensita dall’ospite. Il Portogallo, per esempio, è al top perché si distingue per la gentilezza verso l’ospite.
Hanno portato il proprio esempio:
- nel secondo incontro lunedì 24 marzo
Matteo Da Deppo, responsabile dell’area amministrativo – contabile e cultura della Magnifica Comunità che ha parlato del Patrimonio museale del Cadore e percorsi storico artistici nel territorio e
Daniela Zambelli, direttrice della Fondazione Museo dell’Occhiale Onlus, che ha illustrato: Il progetto “Terre dell’Occhiale – Ecomuseo dell’Occhialeria Bellunese”;
- nel terzo incontro lunedì 31 marzo sono intervenuti:
Stefano Negrelli, Just Good Tourism, su Il Manuale della Sostenibilità della Regione VenetoIng;
Mara Nemela, direttrice Fondazione Dolomiti Unesco sulle Linee Guida per azioni operative nella comunicazione del Patrimonio Mondiale; Giacomo Zangrande, Azienda Agricola Damòs, Valle di Cadore su Vivere in armonia con il territorio imparando a rispettare lo scorrere delle stagioni.
Nadia Giaretta, direzione Turismo e Marketing territoriale, Direttore U.O. Progetti europei per il turismo :La Carta dell’accessibilità della regione del Veneto;
Consuelo Agnesi, architetto esperto di progettazione inclusiva e accessibilità – Architettura Studioinmovimento ed
Elisabetta De Feo, titolare Hotel Maé e Residence Panorama (Val di Zoldo) su Accogliere persone con disabilità visiva.
- Nel quarto incontro martedì 8 aprile:
Elisa Calcamuggi, responsabile comunicazione e marketing Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi e
Michela Canova, responsabile comunicazione Soccorso Alpino: Il progetto “Montagna consapevole”,
Roberto Bressan, presidente del Collegio Guide Apine e accompagnatori di Media Montagna del Veneto
Alex Pivirotto, Guida alpina: Competenza ed affidabilità delle professioni turistiche.
Appuntamento a lunedì 14 aprile per l'ultimo dei cinque incontri sul Patentino dell'Accoglienza in Cadore 2025.
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