Ospedale di Cortina: al via questa mattina la prima fase della campagna di vaccinazioni anti Covid-19
La dottoressa Patrizia Barbieri, direttore Operativo dell’Ospedale di Cortina
Al via questa mattina la prima fase della campagna di vaccinazioni anti Covid-19 per l’Ospedale di Cortina. L’inoculazione del vaccino è prevista per gli operatori sanitari e il personale amministrativo. Le prime dosi di vaccino sono state ritirate alle ore 9.00 da Belluno e recapitate presso l’Ospedale di Cortina. Presso un ambulatorio del Pronto Soccorso nel Padiglione Putti, scelto per capienza e per il necessario sistema di sicurezza sanitaria, sono avvenute le prime 30 somministrazioni per altrettanti dipendenti, tra sanitari e amministrativi. La prima a ricevere il vaccino è stata la dottoressa Patrizia Barbieri, direttore Operativo dell’Ospedale di Cortina.
Il dott. Luigi Veranda, direttore Sanitario nonché specialista in Anestesia e Rianimazione, è stato alla guida del team di personale interno incaricato per le somministrazioni. L’inoculazione delle dosi prevede la presenza di un infermiere formato per le somministrazioni, un amministrativo per la registrazione dei dati anagrafici del vaccinato (che vanno comunicati al Dipartimento di Igiene Pubblica), un medico per l’anamnesi (valutazione clinica) del soggetto da vaccinare e uno specialista in rianimazione. L’Ospedale di Cortina ha sottoposto tutti coloro che erano in lista vaccinazione quest’oggi a tampone molecolare, così da avere la certezza che i candidati non fossero positivi al Covid-19 (chi risulta infatti positivo deve essere escluso dalla possibilità di vaccinarsi; dalla negatività si devono inoltre attendere 90 giorni per la somministrazione del vaccino, secondo le linee guida attualmente in essere). “La vaccinazione anti Covid-19 rappresenta il sistema attualmente più rapido ed efficace per arginare la pandemia in corso – dichiara il dottor Veranda –. La priorità rivolta al personale operante in campo sanitario vuole essere il primo fronte per garantire la salute dei pazienti, pur continuando ad osservare le più scrupolose norme vigenti. L’auspicio è quello di frenare la diffusione del virus”. La fase successiva prevede la somministrazione del richiamo del vaccino a 21 giorni da oggi.
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