Ddl Montagna - Padrin: "Alle terre alte servono servizi"
24 Ottobre 2023
Feliciana Mariotti
Attualità
«Nessuno ha ricette per far vivere la montagna. Partire dai servizi, dalla garanzia di risorse e presidi sui territori, è senza dubbio l’avvio migliore», afferma il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il giorno successivo all’approvazione in via preliminare del Consiglio dei Ministri al Ddl Montagna. Di fatto, è ripartito l’iter che era rimasto in sospeso nel 2022, alla fine della passata legislatura e ora il nuovo testo attende la conversione alle Camere.
Foto@Feliciana Mariotti
«L’obiettivo dichiarato dal Ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli è quello di riconoscere e promuovere le peculiarità delle zone realmente montane, “assicurando la tutela dei diritti civili-sociali in quei territori e garantendo un reale godimento dei servizi pubblici essenziali ai cittadini come scuola e sanità”. Si tratta quindi di dare valore alla montagna in quanto tale, in quanto ecosistema funzionale anche alle aree metropolitane e di pianura» sottolinea il presidente Padrin.
«È proprio questo il punto: garantire servizi anche alle aree a fallimento di mercato, dove lo spopolamento degli ultimi decenni ha ridotto la platea dei potenziali utenti e di conseguenza ha fatto arretrare diversi presidi. In tal senso, il Ddl va nella giusta direzione quando prevede incentivi allo sviluppo economico e delle imprese, con agevolazioni per favorire i giovani e il ripopolamento. L’augurio è che in fase di conversione in legge il provvedimento possa essere rafforzato nelle componenti che danno strumenti concreti alla montagna. Le terre alte non devono essere viste come aree “sfortunate” e bisognose di assistenzialismo: hanno solo bisogno di quei mezzi che le mettano nelle condizioni di esprimere il loro potenziale».
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