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Una nuova pubblicazione: IL FRONTE INTERNO

29 Aprile 2021
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

È appena arrivato fresco di stampa, per i tipi della Tipografia Print House, il libro: “Il Fronte Interno – di internati, profughi, esiliati della Magnifica Comunità d’Ampezzo 1915 – 1919”, scritto da Paolo Giacomel, edito dall’Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan” con il supporto dell’Union de i Ladis de Anpezo.

“È il frutto di un lavoro minuzioso compiuto dal professor Paolo Giacomel – racconta Elsa Zardini Soriza, presidente dell’Union de i Ladis d’Anpezo-. Un originale e prezioso documento che rimarrà nella storia; una raccolta di lettere inedite consegnate all’ULd’A prima da leggere e poi da conservare; una memoria storica che a Cortina d’Ampezzo mancava”.

Il Fronte Interno1

Il volume racconta non solo la storia di persone internate dagli italiani e dagli austriaci, ma anche il vissuto di molte famiglie in una località di confine. “Ci sono diverse lettere commoventi e incredibili di persone che, spedite a Marsala, a Firenze, in Piemonte, scrivevano alla propria famiglia – continua Elsa Zardini – ; è interessante scoprire il singolare vissuto, ma anche capire come siano riusciti a integrarsi in quelle località. Non nascondo che siamo felici di avere realizzato questo lavoro – dice Elsa Zardini – che ha avuto una lunga gestazione dovuta agli appelli rivolti alle persone; in tanti hanno portato nella nostra sede la documentazione che, ogni volta, modificava la stesura del libro. Tantissime sono le storie inserite nella pubblicazione: c’è il racconto del papà di Rinaldo Zardini Foloin e dei Toscani, il vissuto dei parenti dell’Hotel Argentina e quello di Illuminato de Zanna… solo per citare qualche esempio.

All’interno è stata inserita anche la storia di mia nonna sedicenne, che, con il papà in guerra e rimasta orfana di mamma, riuscì ad allevare, per tre anni, i fratellini. Mia nonna venne aiutata da una zia e tenne uno scambio epistolare con lo zio internato a Firenze.

Colgo l’occasione per ringraziare il professor Giacomel, l’’Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan” e quanti hanno messo a disposizione la documentazione senza l’apporto e il contributo di queste persone Il Fronte Interno non esisterebbe”.

“Sono soddisfatto – racconta con una certa emozione il professor Paolo Giacomel - perché con questo libro è stato raccontato un periodo drammatico per la Comunità ampezzana. Viene descritta la storia di donne, bambini e uomini anziani (sopra i cinquant’anni) che vivevano a Cortina d’Ampezzo, si racconta la vita di ragazzini (14/15enni e diciottenni) che venivano chiamati alle armi. Nel libro si percepisce l’attesa delle donne per le lettere che venivano lette anche da occhi altrui; la condivisione di ogni cosa, la sopportazione della presenza, un po’ violenta, dei soldati (gli ufficiali erano negli alberghi e gli altri soldati nelle case); la forza di famiglie che non erano tedesche e non desideravano diventare italiane.

Diversi gli episodi che catturano l’attenzione, come quello di alcuni ampezzani che con l’arrivo degli italiani all’Hotel Miramonti vennero arrestati, processati a Pieve di Cadore, internati in giro per l’Italia o quello di Luigi Bigontina, maestro all’Istituto d’Arte, che, nel 1922, non firmò a favore di Mussolini e venne licenziato. Fronte interno si prolunga, dopo il 1922, e questo costituisce per la Comunità d’Ampezzo un cambiamento difficile.

Paolo Giacomel

Paolo Giacomel – Foto ©Feliciana Mariotti 

Sono stati cinque anni lunghissimi per raccogliere la storia di chi è rimasto e l’eco di chi scriveva da lontano – sottolinea il professor Giacomel -. Il libro va letto con calma e tranquillità. Nella contro copertina viene chiesto di capire cosa siano la guerra, la dignità umana, che va rispettata, e la vita.

Fondamentale è ascoltare le persone che si raccontano in queste 270 pagine: 460 nomi, ognuno racconta la propria storia per farci capire come siamo cambiati; il libro è corredato da 170 fotografie, molte inedite, e raccoglie la testimonianza di 66 persone che ho incontrato per riuscire a entrare nel Fronte Interno”.

“Non si sa ancora come il libro verrà distribuito,- conclude Elsa Zardini – con ogni probabilità verrà presentato a Una Montagna di Libri, grazie alla gentilezza di Francesco Chiamulera che nella sua rassegna cerca sempre di trovare uno spazio del tutto particolare  da dedicare alla storia, alla cultura e alle tradizioni di Cortina d’Ampezzo”

© il Notiziario di Cortina

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