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Per “Paesaggio fragile” altro premio speciale

28 Ottobre 2022
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

 004 Giuseppe Cignotto Pradetto regoliereA quattro anni da Vaia, arriva un altro riconoscimento importante per il documentario sugli effetti della tempesta che nell’ottobre 2018 provocò danni enormi in molte parti del Bellunese. “Paesaggio fragile”, corto di Michele Trentini prodotto dal Museo etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ha vinto il premio speciale della giuria a “Luoghi dell’Anima - Italian Film Festival”. Il festival infatti, alla sua terza edizione, ha istituito lo “Short Doc Contest” riservato ai documentari in cui l’ambientazione e il paesaggio sono protagonisti. 

Il lavoro di Michele Trentini è un docufilm di 25 minuti che racconta gli effetti di Vaia in Val Visdende, nella Valle del Comelico, con la distruzione dei boschi secolari e le conseguenze psicologiche e sociali sulle comunità locali che hanno subito e vissuto la tempesta di fine ottobre 2018. Attraverso la voce di una guardia boschiva, di uno storico regoliere residente della zona e di due turiste, viene tracciata la trasformazione della vallata e la difficile rinascita in atto nella natura.

Il premio speciale della giuria è stato assegnato con le seguenti motivazioni: «Perché racconta con immagini intense un paesaggio di una bellezza struggente, devastato dalla furia della tempesta che non è solo un evento naturale, ma il risultato catastrofico del cambiamento climatico, opera dell’uomo. La voce narrante, la nostra memoria storica, ci mette in guardia dall’inazione, dalla mancata prevenzione sul territorio, insegnandoci che la bellezza va tutelata, preservata, perché divenga una possibilità per il futuro delle generazioni che verranno». 

“Paesaggio fragile”, che contiene immagini di Gerry De Zolt, fa parte del progetto di ricerca antropologica “Scappare, rimanere, andare, ritornare, resistere. Grande Guerra e Vaia: accadimenti del passato e del presente sollecitano riflessioni sull'abitare e vivere la montagna e sul suo significato più profondo” a cura di Iolanda Da Deppo, Daniela Perco, Michele Trentini, coordinato da Cristina Busatta. Dopo essere stato apprezzato in anteprima al Festival Cinemambiente di Torino, nei mesi successivi il documentario è stato presentato in Val Visdende e a Pieve di Cadore, ed è in concorso al Clorofilla Film Festival di Legambiente, a Ortometraggi Film Festival e al Dolomiti Film Festival di Agordo.

© il Notiziario di Cortina

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