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Il Club Alpino Italiano ristampa il libro di Giovanna Zangrandi

24 Gennaio 2023
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

LAutrice al Lago dAntorno sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo Archivio Bepi Pellegrinon

Il Club Alpino Italiano ha voluto ristampare, per la collana "Personaggi", l'introvabile libro, edito nel 1959 da Ceschina, dal titolo "Il campo rosso” della scrittrice Giovanna Zangrandi, nota con lo pseudonimo di Alma Bevilacqua (Galliera, Bologna, 13 giugno 1910 - Pieve di Cadore il 20 gennaio 1988). La pubblicazione racconta la storia di una donna sola tra le montagne del Cadore che, dopo la guerra, costruì il Rifugio Antelao. Una storia appassionante, tra sentieri e rifugi, montagne e libertà. «Posso andare leggera per caldi purpurei viali, posso avere Dario con me. E non morti siamo, non fantasmi, vivi noi camminiamo nel campo del fiore rosso». 

Nei giorni della Resistenza, sulle montagne del Cadore, Giovanna Zangrandi immagina la propria vita dopo la guerra insieme all’uomo che ama, il comandante partigiano Severino Rizzardi. 

Il suo sogno è quello di costruire un rifugio su una sella a 1800 metri di quota, con un’ampia vista verso le Marmarole, il lontano Comelico e i bastioni argentati dell’Antelao. 

Tutto sembra svanire con l’improvvisa morte di Severino, a causa di un’imboscata dei tedeschi, il 26 aprile 1945, quando manca un soffio alla fine delle ostilità. Con forza esemplare, tuttavia, Giovanna si lancia presto nell’avventura pronta a realizzare un rifugio sulla Sella Pradonego, con pochi manovali e muratori, per poi condurlo in proprio. 

Il libro rimane ancor oggi una testimonianza eccezionale del desiderio di ricostruzione post bellica e della volontà di superare i dolori inferti dal conflitto. 

«È importante ristampare "Il campo rosso", ma è altrettanto importante che i lettori di storie di montagne e libertà possano ripercorrere i sentieri evocati dalle pagine», scrive nella prefazione il curatore della nuova edizione Giuseppe Mendicino. «Perché senza memoria e senza natura svanisce il passato, ma anche il futuro». 

La pubblicazione, disponibile già il 20 gennaio (35° anniversario della scomparsa di Giovanna Zangrandi), si può trovare nello store online del Club alpino italiano a un prezzo di 16,50 euro. I soci possono acquistarlo al prezzo scontato di 14 euro, le Sezioni a 10,50 euro. 

Laureata in Chimica a Bologna, Giovanna Zangrandi, che ama la montagna, si trasferisce a Cortina d’Ampezzo, dove insegna Scienze naturali e scrive per "Cortina", la rivista storica della Conca Ampezzana. 

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 entra nella Resistenza, nelle formazioni partigiane del Cadore. Finita la guerra lavora per qualche mese come giornalista, ma già nel 1946 decide di costruire con pochi operai un rifugio Antelao (oggi di proprietà del CAI di Treviso) e di condurlo. Ama scrivere e pubblica alcune sue opere: I Brusaz (1954), Orsola nelle stagioni (1957), Il campo rosso (1959), I giorni veri 1943-1945 (1963), Anni con Attila (1966), Il diario di Chiara (1972), Gente alla Palua (1975), Racconti partigiani (1975), Racconti partigiani e no (1981), Silenzio sotto l’erba e Racconti del Cadore (2010).

 

© il Notiziario di Cortina

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