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Belluno: l'ok di Curcio al nuovo Centro coordinamento soccorsi

19 Ottobre 2021
Feliciana Mariotti
News

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Nella foto il progetto del nuovo Centro

Finalmente il nuovo Centro coordinamento soccorsi della provincia di Belluno è a un punto di svolta. Domenica 17 ottobre è arrivato l’ok del Capo nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Si sta parlando del via libera all’ultimo segmento dell’operazione, che parte da un’idea della Provincia di Belluno (che ha già stanziato 400mila euro di fondi propri) e del Fondo Welfare, e si basa anche su una donazione di 392mila euro raccolti dai sindacati e dalle categorie economiche nelle settimane immediatamente successive alla tempesta di fine ottobre 2018. L’ordinanza, firmata a Roma, dispone che la Regione Veneto inserisca i 400mila euro trasferiti dalla Provincia sulla contabilità speciale della gestione commissariale di Vaia e che il Commissario straordinario per l’emergenza provveda a realizzare l’intervento, quindi proceda con la progettazione definitiva esecutiva.

Massimo BortoluzziSiamo finalmente alla fine di questa operazione, che abbiamo fortemente voluto per garantire una gestione più corale e migliore di eventuali nuove emergenze - commenta il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi -. Sono stati risolti i nodi sui trasferimenti di risorse, che ci erano stati comunicati anche lo scorso luglio, nel corso della riunione che abbiamo avuto a Roma con il Capo dipartimento Curcio. Ora si potrà procedere velocemente con il progetto esecutivo e di seguito con i lavori.

Il nuovo Ccs si sposterà dall’attuale sede dei Carabinieri forestali in zona La Rossa, alla nuova caserma provinciale dei vigili del fuoco di via Col da Ren, una volta ultimati i lavori. Le sale di gestione operativa saranno dotate di tutti gli strumenti necessari, anche quelli per le riunioni a distanza visto che l’ultima emergenza (dicembre 2020) è stata seguita proprio così, in videoconferenza. Grazie a una donazione di Cariverona la Provincia ha già acquistato buona parte delle strumentazioni tecnologiche.

Il nuovo Ccs è una realizzazione importante per il nostro territorio, che anche di recente ha rivelato tutte le sue fragilità - conclude il consigliere Bortoluzzi -. Tutti ci auguriamo che non ci siano più emergenze del calibro di Vaia, ma vista la dispersione dei centri abitati e le distanze tra il nord e il sud della provincia, è necessario dotarsi di una struttura all’avanguardia, che riteniamo essere un altro piccolo tassello nella lotta allo spopolamento, come presidio di sicurezza per gli abitanti delle zone più periferiche. Ringraziamo i Carabinieri forestali per l’ospitalità accordataci negli anni; finché il nuovo Ccs non sarà concluso, la sede rimarrà all’aeroporto. In ogni caso, la collaborazione con i Carabinieri rimane strategica e quindi verrà perfezionata una convenzione.

 
 
 

© il Notiziario di Cortina

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