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GLI AUGURI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PADRIN

26 Dicembre 2021
Feliciana Mariotti
News

Roberto Padrin foto istituzionaleÈ il secondo Natale che celebriamo in pandemia. Dobbiamo osservare ancora prudenza e distanziamento, e cominciamo ad accusare un po’ di stanchezza rispetto a una situazione che ci è piovuta sulla testa ormai quasi due anni fa - afferma Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno -, ma guardiamo con cauto ottimismo ai prossimi mesi, nella consapevolezza che gli sforzi che abbiamo fatto e continuiamo a fare non sono vani. Innanzitutto sono un atto d’amore nei confronti di chi lotta quotidianamente per portarci fuori da questa situazione - medici, infermieri, personale sanitario -. Poi sono un esempio di esercizio civico, a cui forse non eravamo più abituati. Il rinunciare a qualcosa di personale per il bene di tutti, della collettività. 

Il pensiero non può non andare a chi in questi due anni ha dovuto rinunciare più di altri a qualcosa di importante. Penso agli anziani, che hanno perso spazi di affetto e carezze familiari. 

Penso ai giovani, che hanno visto diradarsi le occasioni di incontro e le esperienze collettive che fanno crescere. 

Penso anche alle imprese, che hanno dovuto stringere i denti e andare avanti tra difficoltà difficilmente calcolabili prima dell’arrivo del Covid. Penso al turismo, che dovrà cercare di lavorare con i nuovi paletti imposti dall’avanzamento del contagio.

Natale però vuol dire nascita, e racchiude la speranza che tutti riponiamo nella rinascita dopo due anni difficili. Da inguaribile ottimista, mi piace guardare avanti e pensare alle occasioni che il nostro territorio ha davanti. Le Olimpiadi del 2026 sono solo uno dei tasselli che contribuiranno alla rinascita, se tutti sapremo fare la nostra parte, mettendo da parte i campanilismi e lavorando in sinergia. Nei prossimi mesi nascerà anche la nuova legge quadro sulla montagna, su cui riponiamo grandi speranze, e su cui le “terre alte” potranno costruire - ce lo auguriamo - solide basi.

Un vecchio proverbio armeno dice che per fare un albero di Natale ci vogliono tre cose: gli ornamenti, l’albero e la fede nel futuro. Ecco, auguro a tutti i bellunesi, me compreso, di continuare ad avere fede nel futuro. 

Buon Natale!

 

© il Notiziario di Cortina

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