Ciao Giovanni!
13 Febbraio 2023
Feliciana Mariotti
News
È morto Giovanni Viel, voce e volto noto nello sport bellunese, uomo professionale, un giornalista unico e un testimone storico di tanti avvenimenti sportivi, ascoltarlo era come entrare nelle stanze segrete di certe imprese e di certi campioni, interista sfegatato. Aveva 64 anni ed è stato stroncato da un brutto male. Sincere condoglianze alla moglie Donatella e alla figlia Cecilia.
Così lo ricorda il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin: «Era la voce dello sport bellunese, autorevole, riconoscibile, sempre professionale. Ci mancherà tantissimo e mancherà una persona di altissimo profilo che ha sempre lavorato per portare in alto il nostro territorio.
Giovanni era un amico oltre che un grandissimo professionista. Ha raccontato per anni lo sport, lo sci in particolare, da rappresentante della Fisi e da giornalista. È stato la voce del Pelmo d’Oro e di tante sfaccettature della nostra provincia, a cominciare dalla Fiera. Ma con un sentimento di gratitudine nei confronti della sua terra e con professionalità inalterata era anche lo speaker di tante iniziative locali, dalle gare di podismo a quelle di altri sport. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, di quelli che pesano e peseranno. Ci mancherà la sua voce. Ci mancherà la sua conoscenza del mondo sportivo. Un abbraccio sincero ai suoi famigliari e ai tanti che hanno potuto conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali».
Per Giovanni Crema: «Sono profondamente addolorato per la prematura scomparsa di Giovanni Viel. Una persona cordiale, gentile, una enciclopedia sportiva dotata di una profonda umanità. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo nelle molte occasioni che ci siamo trovati, in ruoli diversi, sui campi sportivi, sulle piste, nelle palestre e ovunque ci fosse un evento sportivo di grande livello come un incontro di carattere sociale. Mancherà certo un uomo di sport ma soprattutto una cara persona che mi era divenuto amico. Ai suoi cari giunga la mia più affettuosa vicinanza».
«Un lunedì triste, ma poi penso alla potenza e alla vivacità con cui Giovanni Viel è stato nello sport e nella società Bellunese ed allora mi rassereno un po’ per quanto ha saputo donare con originalità e determinazione a tutti noi. Grazie», ha scritto sui social Fabio Bristot Rufus.
Per Paolo Vendramini: «Ciao Giovanni. La tua forza, la tua volontà, la tua competenza, la tua solidarietà, il tuo impegno, il tuo lavoro, il tuo sorriso, la tua voce, ci accompagneranno sempre. Un abbraccio alla tua splendida famiglia».
«Anche Giovanni Viel se n'è andato. Non aveva ancora 64 anni, voce degli sport invernali, portato via del "male". Una persona corretta e leale, con lui e Cesarino Cerise scrivemmo nel 1987 "Maurilio De Zolt. 100.000 chilometri d'oro". Condoglianze alla moglie Donatella ed alla figlia Cecilia» ha detto il grande Sergio Tazzer.
IL RICORDO DI VIEL DA CONFINDUSTRIA BELLUNO
“Trasmetteva passione in tutto quello che faceva, passione innanzitutto per lo sport e il suo territorio. È stato un ambasciatore delle nostre montagne. Oggi è una giornata triste per la nostra Associazione e per l'intero Bellunese. Con Giovanni Viel perdiamo un esperto conoscitore di questa provincia, un uomo pieno di risorse ed energia, un grande amico. Siamo sconvolti e addolorati. Ci mancheranno il suo sorriso ironico e la sua autorevolezza. Addolora non poterlo vedere raccontare le Olimpiadi del 2026, il coronamento di una vita vissuta sempre in prima linea, con solidi valori e radici”.
Così Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, saluta Giovanni Viel, direttore di Cipa e giornalista, spentosi nella notte all'età di 64 anni. A esprimere cordoglio, accanto a Berton, è l'intera Associazione degli industriali e il Consiglio di Presidenza.
Difficile condensare la vita di Viel in poche righe.
Dopo una significativa esperienza come commentatore a Teledolomiti e a Telebelluno, tra gli anni Settanta e Ottanta, nel 1983 viene assunto dall’Associazione Industriali. Grazie alle sue capacità che spaziano a 360 gradi, si interessa di varie tematiche, dal settore ambientale, ai trasporti (compresi quelli funiviari), al turismo, diventando un importante punto di riferimento per le imprese associate.
Viel, grazie alle sue capacità operative, è tra i fondatori del Consorzio Cipa, nato inizialmente per dare soluzioni e risposte alle esigenze delle occhialerie del Cadore nella gestione degli sfridi di lavorazione, favorendo il contenimento dei costi e la riduzione dell'impatto ambientale.
Cipa, negli anni, diventa un punto di riferimento per oltre 350 tra imprese e consorzi, un'eccellenza tutta bellunese specializzata nella gestione dei rifiuti e nella tutela delle risorse del territorio. Viel ne diventa presto il direttore. Con l'emergenza Covid il servizio viene ulteriormente potenziato.
“Viel è stato un precursore del concetto stesso di sostenibilità, molto prima che questo termine diventasse di uso comune”, sottolinea Berton.
Valori che si ritrovano nel calendario Cipa, un appuntamento annuale diventato una tradizione per tutti gli amanti dello sport e della montagna, un evento di richiamo per i grandi nomi delle discipline invernali e non solo.
“Aveva capito, prima di chiunque altro, che sport e sostenibilità sono un binomio assoluto, che i grandi eventi sportivi sono il modo migliore per lanciare il territorio. La sua lezione rimarrà con noi e ci impegna a dare il massimo anche negli ormai imminenti Giochi Olimpici”, prosegue Berton.
“A Giovanni queste Olimpiadi sarebbe piaciuto raccontarle con quella verve e quella voce potente che lo distinguevano tra tutti, una persona che sapeva emozionare. Generazioni intere di sportivi lo hanno conosciuto e stimato sia in Italia che all'estero”.
Viel è stato inoltre segretario di Federturismo Veneto, l’associazione di categoria di Confindustria Veneto (per la quale ha curato anche la rivista “L’industria del turismo”) e anche segretario di ANEF Veneto, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari.
Da metà anni Novanta fa parte del Coordinamento Ambiente di Confindustria Veneto e di numerosi gruppi di lavoro, sempre in materia ambientale, di Confindustria nazionale.
Tanti i riconoscimenti, dal premio Fai Play della Fisi del Veneto – per i 40 anni di attività come giornalista sportivo – alla Stella al merito al Lavoro, onorificenza che gli è stata conferita in Prefettura l'anno scorso. Nel 2018 è stato insignito da Vincenzo Boccia, l’allora presidente di Confindustria, con la medaglia per i 35 anni di servizio all’interno del sistema confindustriale.
È stato speaker dei principali eventi sportivi del Bellunese, dal Giro delle Mure alle Universiadi in Nevegal.
“Nonostante la malattia che lo aveva colpito nel 2016, Viel si è subito rialzato con una determinazione fuori dal comune. Era in ufficio anche la scorsa settimana, instancabile, energico, propositivo. Sentiva un forte senso di appartenenza alla nostra Associazione, un legame forte, un affetto ricambiato da tutti”, ricorda Berton.
“La nostra Associazione si stringe alla moglie Donatella e alla figlia Cecilia, ma anche al Consorzio Cipa, ai suoi collaboratori e al presidente Arone Roni. Sono ore di profonda commozione perché siamo consapevoli di avere perso troppo presto un pilastro. Da oggi siamo tutti più poveri, ma sarà nostra cura ricordarlo anche in occasione delle prossime Olimpiadi. Lo porteremo nel nostro cuore e sarà come averlo fra di noi”.
Foto: Prefettura 2022, cerimonia conferimento Stella al Merito del Lavoro
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