Dopo la personale dell’ottobre 2020, a Cortina d’Ampezzo, al Museo d’arte Moderna Mario Rimoldi, Sandra Constantini espone, sino al 20 agosto (tutti i pomeriggi dalle ore 17.00 alle ore 19.30), a San Vito di Cadore nella sala polifunzionale Enrico De Lotto.
Notevole successo ha avuto la mostra il 6 agosto, giorno dell’inaugurazione, dove sono accorse tante persone di Cortina d’Ampezzo.
Ho portato tutte opere nuove per questa mostra di ceramica artistica dal titolo “Attraverso le mani le emozioni prendono forma”- spiega l’artista ampezzana ipovedente (a causa di una patologia degenerativa), che vive tra Viterbo e Cortina e realizza le sue opere a Roma-.
Foto: ©Feliciana Mariotti
Mi sono divertita da pazzi a realizzare tutte le opere, a partire dalle teste, attraverso le LA quali, ho reso omaggio, in una visionaria interpretazione, dal mare alla montagna, a “Lady Serenissima” dedicata a Venezia, a “Lady Dolomia” a Cortina e a “Mister Antelao” a San Vito di Cadore; questo è stato l’ultimo lavoro prima della personale, realizzato in terra rossa con pigmenti policromi e cera”. Vicino a questi lavori sono stati collocati due grandi gatti con gli occhi che sporgono dalla testa. Amo i gatti - specifica Sandra Constantini - anche se non li ho mai avuti, così ho voluto realizzarli, il primo rosso, Amedeo, in piedi guarda il visitatore e ha accanto, seduto, un altro gatto, Ortensio, realizzato con la tecnica dei colombini, mia preferita. Sono sornioni e osservano in silenzio l’accadere degli eventi e hanno vicino i gomitoli di lana. Sempre con la tecnica dei colombini ho realizzato i cesti, che creano un effetto straordinario, accompagnati da ciliegie e albicocche. Ci sono anche le corone con le pietre preziose e l’invito a incoronarsi perché, come dice la didascalia: "Ogni giorno meritiamo di avere una corona sontuosa, sfavillante, il sé è importante, da non confondere con l’ego".
In mostra gli occhi osservano il visitatore, in particolare quelli del quadro centrale intitolato: “Ti vedo”, realizzato per la Fondazione Banca degli occhi del Veneto, in occasione dell’evento Venezia in salute. Sono particolarmente legata alla Fondazione Banca degli occhi (sua sorella Marta, affetta anche lei da una malattia retinica molto grave nel 2010 è morta in un tragico incidente ma, come da lei voluto, la famiglia riesce a donare anche le cornee Ndr) e sono stata coinvolta nella manifestazione, che si è tenuta a Mestre nella piazzetta M9, e avevo uno stand vicino a quello di diversi medici. C’era la coda per vedere le mie opere. Quell’evento ha avuto un successo incredibile. Inizialmente avevo realizzato solo gli occhi, ho aggiunto poi i nasi e mi sono divertita a dipingerli. Questo è avvenuto grazie a un amico che mi ha creato il colore che desideravo, perché ho un po’ di visione, non posso più vedere con esattezza i contorni, le sfumature e i colori, ma le mani mi aiutano a vedere di più. Questa affermazione si lega benissimo con l’esperienza tattile che Sandra 
Constantini fa vivere a chi va a vedere la sua mostra. Faccio indossare un paio di guanti sottili e una mascherina sugli occhi e indirizzo la persona a quattro mie opere, realizzate non in ceramica cotta. Questa esperienza ha l’obiettivo di mostrare come si possa vedere con le mani.
L’impatto sensoriale è del tutto particolare e di grande effetto, piacevole è toccare la materia, sentire le differenze tra un’opera e l’altra e lasciarsi trasportare da quello che la mente in connessione ti comunica. Da provare!
© il Notiziario di Cortina
