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5 milioni di euro dalla Provincia per Unioni Montane e Comuni

06 Luglio 2021
Feliciana Mariotti
Attualità

Provincia di BellunoFoto @Feliciana Mariotti

Oggi, martedì 6 luglio, si è riunito a Palazzo Piloni il Consiglio provinciale e ha deliberato il terzo provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2021-2023.

È una “manovrina” da 5,2 milioni di euro che destina una consistente fetta dell’avanzo di amministrazione a Comuni e Unioni Montane. 

«Abbiamo deciso di andare incontro alle esigenze palesate dal territorio - commentano il presidente della Provincia, Roberto Padrin e il consigliere delegato al bilancio Walter Cibien -. Dopo il “pacchetto Covid” che abbiamo varato a dicembre, a sostegno soprattutto delle imprese, del settore sanitario e di alcune emergenze, ora mettiamo un altro tassello nella risoluzione di alcune criticità note. Gran parte delle risorse infatti andrà alle Unioni Montane per interventi di messa in sicurezza e alle somme urgenze del settore difesa del suolo, che dopo Vaia continua a richiedere attenzione».

In particolare, tra Unioni Montane e accordi di programma con i Comuni per interventi in materia di difesa del suolo sono stati destinati 4,3 milioni, a cui si aggiungono 450mila euro al Comune di Seren del Grappa per interventi di regimazione delle acque in Val di Seren, 35mila euro per opere di difesa della strada comunale di Schievenin e 35mila euro al Comune di Cesiomaggiore per realizzare il parcheggio del museo di Seravella. A completare la manovra, 100mila euro per interventi al centro ittico di Tomo, 150mila euro per lavori di ordinaria manutenzione degli istituti scolastici, e 139mila euro per l’implementazione delle dotazioni dei veicoli del trasporto pubblico locale.

«Con questa manovra confermiamo il contributo annuale alle Unioni Montane e proseguiamo sulla strada degli accordi di programma con i Comuni per la messa in sicurezza - commenta il consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo Massimo Bortoluzzi-. Purtroppo gli eventi meteo confermano la fragilità del territorio e gli interventi richiesti sono sempre tanti. L’erogazione delle risorse tramite accordi con gli enti locali consente di far partire lavori indispensabili, nonostante la carenza di personale degli uffici».

A tal proposito, il presidente Padrin esprime l’auspicio che «la Regione Veneto sblocchi la possibilità di assunzione di nuovo personale a valere sulle risorse del demanio idrico. Sarebbe un segnale di vicinanza alle esigenze del territorio». 

 

© il Notiziario di Cortina

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