Ospedale di Cortina: l’innovativa Risonanza Magnetica
È una novità per la comunità d’Ampezzo e non solo… Stiamo parlando della Risonanza Magnetica dinamica e aperta dell’Ospedale di Cortina.
Foto © Feliciana Mariotti
Perché è un esame innovativo?
La Risonanza Magnetica dinamica e aperta dell’Ospedale di Cortina permette di visualizzare il movimento e il comportamento delle articolazioni in tempo reale effettuando una diagnosi ancora più precisa dei disturbi osteo-articolari. Rispetto alla risonanza tradizionale, dove le indagini vengono eseguite con il paziente sdraiato e con le articolazioni in scarico (clinostatismo), la nuova tecnologia consente la rotazione del lettino-magnete da 0 a 90° portando così il paziente da una posizione supina a una posizione eretta di carico (ortostatismo): in questo modo si ottiene un quadro molto più completo e realistico nell’individuare natura e gravità di infortuni o di specifiche patologie come l’ernia del disco. L’esame in posizione di carico e con le sequenze dinamiche nei vari movimenti è un vantaggio anche nel rapporto tra medico e paziente sotto esame; si ha il riscontro immediato sulla posizione e il movimento specifico in cui il trauma o la patologia provoca dolore o altri sintomi, disfunzioni come l’instabilità o il blocco meccanico. Il perfezionamento della diagnosi della risonanza in ortostatismo e dinamica ha ricadute molto importanti anche per il miglioramento della terapia: sulla base delle informazioni che emergono dall’esame diagnostico così dettagliato, i fisioterapisti e i chirurghi possono infatti stabilire il miglior trattamento personalizzato per ciascun paziente.Ospèedaledi
Per chi è consigliato l’esame?
La Risonanza Magnetica dinamica e aperta è stata messa a punto inizialmente soprattutto per venire incontro alle esigenze di sportivi a livello professionistico. Oggi, questa metodica è accessibile e applicabile a tutti i tipi di pazienti senza limiti di età. L’esame diagnostico in movimento è utile a qualsiasi paziente che riferisca dolori alla schiena o alle articolazioni in generale; è indicato anche in pazienti che hanno subito più o meno gravi traumi e infortuni in passato, con lesioni muscolo-tendinee o legamentose. In linea generale l’esame è adatto alla maggior parte dei pazienti, anche quando si è portatori di protesi. Il rischio che l’immagine diagnostica sia alterata in presenza di viti o placche è molto ridotto. Essendo un esame a “basso campo” (cioè con un campo magnetico di intensità 0,25 T rispetto alle RM da 1,5 T), il rischio di artefatti nell’immagine è molto più contenuto rispetto alla risonanza più tradizionale. La tecnologia aperta è inoltre ideale per pazienti claustrofobici, che in genere incontrano grandi difficoltà nell’eseguire la risonanza: la macchina aperta, cosiddetta a cielo aperto, e la possibilità di rotazione del lettino-magnete da 0 a 90°, consentono di abbattere proprio il senso di chiusura e claustrofobia.
Un’équipe specializzata con competenze multidisciplinari…
La Risonanza in ortostatismo e dinamica si avvale di un’équipe specializzata punto di riferimento nel settore della diagnostica articolare che ha prestato assistenza nell’Ospedale di Cortina anche durante i Campionati di sci del 2021; un’équipe in possesso di competenze trasversali, dalla conoscenza dell’anatomia, fisiopatologia, clinica alla biomeccanica.
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