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Frana di Paradisi: approvato l’intervento, lavori entro l’anno

31 Gennaio 2022
Feliciana Mariotti
Attualità

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Entro il 2022 partiranno i lavori di sistemazione della frana di Paradisi (al confine tra i Comuni di Ponte nelle Alpi e Alpago). La Provincia di Belluno infatti ha approvato e finanziato l’intervento, al termine di un lungo percorso di studi e indagini geognostiche su un problema idrogeologico molto complesso, che richiederà diverse opere per una soluzione completa, comprensive anche di un riordino idraulico e del rifacimento di alcuni manufatti scalzati dalla frana.

«L’operazione di sistemazione programmata dalla Provincia è propedeutica a tutto ciò - spiegano i responsabili degli uffici di Difesa del Suolo di Palazzo Piloni -, e metterà gli altri enti interessati nelle condizioni di poter intervenire per quanto di loro competenza».

Il dissesto risale a quasi otto anni fa. Nell’aprile del 2014 una prima frana di vaste dimensioni si staccò dal versante destro della valle di San Piero, sopra l’abitato di Arsiè, interrompendo la strada che porta alla frazione di Paradisi e Borgata Cassani.

In quell’occasione vennero danneggiati anche il ponte sul rio San Piero e alcune briglie del corso d’acqua. L’intervento messo in campo dalla Provincia consistette nella realizzazione di una pista d’accesso per togliere la vegetazione e tamponare il problema.

Dopo quell’episodio, il dissesto si aggravò a seguito della tempesta Vaia e l’amministrazione provinciale intervenne con una serie di indagini geognostiche e lo studio di fattibilità per valutare una sistemazione complessiva.

Oggi la frana di Paradisi ha un fronte di circa 215 metri e una profondità di 8-10 metri, per un volume di terreno in movimento di circa 150-160mila metri cubi. 

Il progetto di sistemazione, del valore di 1,7 milioni di euro, è stato approvato e finanziato, con 1,1 milioni provenienti dai capitoli Vaia e 600mila euro dalle casse provinciali. Il primo stralcio è già stato contrattualizzato e i cantieri partiranno non appena ci saranno le condizioni per intervenire.

Sono previsti lavori di alleggerimento della frana, con riprofilatura del versante e ripristino della rete idraulica del pendio, in modo da evitare le spinte dell’acqua. Nel progetto rientrano anche alcune opere strutturali per la stabilizzazione dei Paradisi particolare ponteterreni. 

«Ringrazio la Provincia e il dottor Pierantonio Zanchetta per aver assunto l’impegno a intervenire su un problema complesso» afferma il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, che recentemente è stato in sopralluogo con i tecnici provinciali e con il sindaco di Alpago, Alberto Peterle. «Garantire sicurezza in una zona splendida dal punto di vista paesaggistico, ma difficile da vivere, è sicuramente uno dei modi per far vivere le frazioni alte del nostro territorio».

«Nel 2022 partiranno i lavori di questo importante intervento, poco appariscente forse, ma fondamentale per un’area in cui il dissesto rischia di aggravarsi» commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «La Difesa del Suolo rimane uno dei settori fondamentali per un territorio di montagna, da sempre soggetto a frane e colate detritiche. Grazie ai dipendenti provinciali che se ne occupano e all’ex consigliere Massimo Bortoluzzi, che tanto si è impegnato per questo particolare intervento».

 

 

© il Notiziario di Cortina

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