DOMENICA 24 SETTEMBRE: PISTA DI BOB: ULTIMA CHIAMATA
La comunità ampezzana, in buona misura contraria alla realizzazione della pista di BOB, ha deciso di mobilitarsi per bloccare un enorme e rischioso investimento di denaro pubblico, destinato a danneggiare in modo permanente un’importante area nel cuore delle Dolomiti patrimonio Unesco, con un’opera che per altro rischia di rimanere incompiuta.
Domenica 24 settembre, in piazza Dibona (Cortina), alle ore 10,30 Cortina Bene Comune e cittadini attivi per la montagna invitano la comunità ampezzana e a tutti coloro che hanno a cuore il futuro delle nostre montagne a scendere in piazza per dire NO alla realizzazione della pista da bob progettata per le Olimpiadi invernali 2026.
Dopo gli interventi iniziali che inquadreranno il tema e le proposte avanzate, la manifestazione proseguirà con un corteo in direzione Pista da Bob e si concluderà presso il limitrofo anfiteatro del Parco Giochi comunale con le dichiarazioni delle Associazioni sostenitrici.
"L’iniziativa è aperta a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro delle nostre montagne e che non vogliono che si spendano 120 milioni per una pista, ma che si utilizzino quei soldi per sostenere la montagna e chi ci abita con politiche sociali, sanitarie, abitative e servizi dignitosi!", dicono Cortina Bene Comune e cittadini attivi per la montagna.
L’EVENTO NASCE DALLE SEGUENTI MOTIVAZIONI:
Costi di costruzione della pista
Ad oggi 124 milioni di euro (soldi pubblici).
Costi di gestione della pista
1,5 milioni di euro all’anno, tutti a carico del Comune di Cortina. Un importo pari all’introito annuale che il Comune incassa con la tassa di soggiorno. Soldi che si potrebbero destinare ad altre esigenze più favorevoli all’intera comunità.
Praticanti italiani
Tra bob, slittino e skeleton, maschile e femminile sono solo 35 (circa 3,5 milioni di euro ad atleta, senza calcolare le spese di gestione).
Tempi di costruzione
40 mesi secondo il dossier di candidatura del 2019. Oggi, causa ritardi, appena 26. Un tempo brevissimo per ultimare l’impianto, considerate anche le necessarie pause invernali. Solo sei mesi fa Luigi Valerio Sant’Andrea (Amministratore Delegato Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 e Commissario straordinario per le opere olimpiche) aveva assicurato che i lavori di costruzione sarebbero iniziati entro luglio: ad oggi, come sappiamo, non sono ancora partiti.
La pista Olimpica di Cesana
Realizzata in occasione di Torino 2006 e costa 110 milioni di euro, è stata abbandonata nel giro di pochi anni per i costi di gestione troppo alti. Un precedente che dovrebbe fare da monito per non ricadere negli stessi errori.
Più volte è stata segnalata la possibilità di trasferire le gare nel vicino impianto di Innsbruck. Possibilità recentemente formalizzata dal sindaco della cittadina austriaca Georg Willi.
"La manifestazione è l’ultima possibilità che abbiamo per farci sentire e per far valere il buon senso prima che inizi il cantiere" dicono Cortina Bene Comune e cittadini attivi per la montagna .
ALL'EVENTO HANNO GIÀ DATO LE ADESIONI VARIE ASSOCIAZIONI E NUMEROSI VOLTI DELLO SPORT E DELLA CULTURA
Il giornalista Marco Albino Ferrari afferma che parteciperà "perché Zaia spera di sostenere le spese di gestione con 7000 discese turistiche all'anno. Questo è Impossibile. Innsbruck si fermava a 1000. E poi 40 secondi di discesa per 170 euro di biglietto, ma è davvero questo il turismo che fa bene alla montagna?"
A sostegno della manifestazione giungono le seguenti dichiarazioni:
''No alla pista di bob perché è pura speculazione edilizia. Un'infrastruttura costosa, impattante sulla montagna, che ancora una volta ruba ed erode territorio e che sarà usata due tre, giorni per poi venire abbandonata. È talmente ovvio da essere imbarazzante''. Paolo Cognetti (scrittore):
''La costruzione della pista da bob non è coerente con il principio di sostenibilità indicato nell'agenda olimpica 2020, e risulta anche palesemente contraria a quanto indicato nel dossier di candidatura. In secondo luogo sull'area dove verrà costruita la pista ci sono una serie di vincoli, eppure l'opera non sarà sottoposta a valutazione di impatto ambientale poiché i tempi sono stretti e bisogna fare in fretta. C'è infine un tema di gestione irresponsabile delle risorse economiche. La costruzione, infatti, prevede una spesa complessiva di 120 milioni di soldi pubblici che potrebbero essere risparmiati accettando l'offerta di Innsbruck. In più non va dimenticato che i costi di gestione dell'impianto sarebbero a carico del Comune di Cortina. Ciò va contro i bisogni della popolazione che chiede da tempo la ristrutturazione della piscina, del cinema e l'ammodernamento della pista ciclabile”. Alex Bellini (esploratore, divulgatore)
''Contro perché oggi in una situazione di crisi ambientale nella quale l'equilibrio dei nostri ecosistemi di montagna è sempre più vulnerabile è impensabile destinare così tanti soldi per un progetto che rischia di essere usa e getta e va a deforestare e deteriorare ulteriormente l'ambiente''. Benedetta Gori (etnobotanica)
''124 milioni di euro per 35 persone che praticano bob e slittino sono troppi. Questa pista sarà riservata alle Olimpiadi che però dureranno solo una settimana. A 168 chilometri da Cortina si trova la pista di Innsbruck che è utilizzabile, perché non andare lì? ". Martina Valmassoi (atleta)
Le varie testimonianze sono state raccolte in un video che si può scaricare a questo link: https://we.tl/t-liiPxkiQB1
Il dissenso al progetto, dal forte impatto ambientale e dal costo previsto di 124 milioni di euro, sta raccogliendo l’adesione di numerose associazioni. Tra queste:
Libera Veneto,
Club Alpino Italiano,
la Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano Veneto Friuli Venezia Giulia,
CAI centrale,
Extinction Rebellion Venezia,
Legambiente Veneto,
Mountain wilderness, Italia Nostra sez. di Belluno,
Italia Nostra Consiglio Regionale del Veneto,
Ecoistituto del Veneto Alex Langer,
Ci Sarà un Bel Clima,
Protect Our Winters,
The Outdoor Manifesto,
Coordinamento Pace e disarmo di Belluno,
Cooperativa agribiologica El Tamiso di Padova,
AIAB Veneto - associazione italiana per l'agricoltura biologica del Veneti,
Friday For Future sez. di Trento,
Legambiente Veneto,
Legambiente della Carnia-Val Canale-Canal del Ferro, Heimatpflegeverband Südtirol,
Dachverband für Natur- und Umweltschutz,
AVS Alpenverein (Club alpino)
PPP piattaforma pro Pusteria.
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