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CORTINATEATRO. “WITE OUT. LA CONQUISTA DELL’INUTILE”

26 Febbraio 2022
Feliciana Mariotti
Cultura e mondanità

Spettacolo scalatori

 

Oggi, sabato 26 febbraio, alle ore 20.45, all’Alexander Girardi Hall andrà in scena il nuovo spettacolo di Piergiorgio Milano, che è anche protagonista con Javier Varela Carrera e Luca Torrenzieri. “White out” per gli scalatori significa perdita totale di visibilità, è il momento in cui il biancore del- le nuvole si fonde con quello della neve e cancella ogni riferimento spazio-temporale.

In questo Candore, che rende labile la frontiera tra vita e morte, il protagonista dello spettacolo rischia di non fare ritorno e, quando finalmente rientra a casa, decide di scrivere la sua storia, ma anche quella degli alpinisti che non hanno potuto farlo: Alison Hargreaves, Danilo Galante, Tony Kurtz. Tre performer si muovo- no verso la vetta, la loro lotta per la conquista dell’inutile libera sul palcoscenico piano le emozioni delle altezze vertiginose e dell’immensità delle montagne attraverso i linguaggi del circo di creazione, della danza contemporanea e dell’alpinismo.

Una persona decide di scalare una montagna impossibile, ma mentre sale viene colpita da una tempesta e arriva in cima quasi morta. Allora scende, mentre scende la colpisce nuovamente una tempesta e torna a casa quasi morta. Inizia allora a scrivere la storia dell’essere umano e della montagna, nella quale ci sono tutti quelli che non hanno potuto raccontarla: Alison Hargreaves, che incinta di sei mesi continua ad arrampicare in solitaria e poi scompare per sempre sul K2, Danilo Galante, che non supera i suoi vent’anni sorpreso da un inverno improvviso sul Gran Manti, e poi Tony Kurtz, che con un filo di voce grida “Non ne posso più” e si spegne appeso a trenta metri dai soccorsi, sulla parete nord dell’Eiger. “L’ambizione più alta di questo spettacolo - spiega il regista Piergiorgio Milano - è trasformare l’alpinismo in un linguaggio artistico. Creare un’esperienza coreografica ed una sintesi visiva così forti da trasportare l’immensità della montagna all’interno del teatro, affinché il pubblico possa vivere da vicino la neve, le tempeste, gli strapiombi verticali di roccia”. Entrata a pagamento.

© il Notiziario di Cortina

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