Olimpiadi 2026: aperto il cantiere per strip out pista da bob
Martedì 28 febbraio, come previsto, è stato aperto il cantiere dei lavori di demolizione controllata (strip out) della pista da bob Eugenio Monti. Puntuale in mattinata una ruspa ha iniziato a rimuovere la parte alta della pista, vicino alla partenza.
Si tratta del primo stralcio funzionale dell’intervento di riqualificazione della pista protagonista dei Giochi del 1956 e relativo al cosiddetto strip-out del tracciato esistente - ha affermato l’ingegnere Luigivalerio Sant’Andrea, commissario di Governo e amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 -. L’intervento mira a preservare le condizioni morfologiche e altimetriche del sedime della pista storica, radicata all’interno di un palinsesto fortemente identitario per la comunità locale, salvaguardando sia il “patrimonio materiale” costituito dai manufatti esistenti e dalle porzioni del tracciato del sedime storico inserite nel contesto paesaggistico, sia il “patrimonio immateriale” delle memorie di accadimenti sportivi di importanza mondiale.
Il cantiere aperto, che durerà 60 giorni e ha un costo di circa 2 milioni e 200 mila euro, è il primo lotto di interventi propedeutici all’avvio dei successivi lavori per la realizzazione del nuovo Sliding centre che sarà adibito ad ospitare le discipline del bob, parabob, slittino e skeleton dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026. Responsabile del procedimento è Andrea Pianca, l’impresa esecutrice è la Dolmen Spa, che ha sede a Torino, e il direttore dei lavori è Luca Federici.
Il progetto dello Sliding Centre, che risponde ai più elevati standard di sostenibilità economica, sociale, ambientale e soddisfa i più avanzati requisiti tecnico sportivi e di sicurezza, - continua Sant’Andrea - prevede la riqualificazione della pista Eugenio Monti e dei 7 ettari dell’area di Ronco, oltre a una serie di interventi connessi al nuovo impianto come il Memoriale diffuso che, attraverso avanzate tecnologie multimediali, unirà simbolicamente l’Olimpiade del 1956 con i Giochi di Milano Cortina 2026.
Dopo la positiva Cabina di regia che si è svolta a Venezia il 27 febbraio, oggi (28 febbraio) si avviano i lavori dell’impianto sportivo più iconico dei prossimi Giochi olimpici invernali - conclude Sant'Andrea-.
Dall’opposizione: Riteniamo assurdo che nel pieno di un’emergenza determinata dalla crisi energetica – affermano il consigliere regionale del Veneto Cristina Guarda, la senatrice Aurora Floridia e la deputata Luana Zanella di Europa Verde– si possa tranquillamente mettere in conto di spendere 100 milioni di euro di soldi pubblici per un impianto nuovo la cui unica prospettiva garantita è di segno negativo, con perdite annue di migliaia di euro, come già nel 2020 segnalato dal Comitato Olimpico Internazionale che, a partire dall’approvazione del dossier, segnalava le prospettive di deficit e suggeriva, ignorato, di non procedere alla costruzione di una nuova pista da bob.
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