Milano Cortina 2026: Tre anni al via delle Paralimpiadi
“Mancano esattamente tre anni alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Il territorio si sta concentrando per affrontare l’appuntamento che accenderà, a livello internazionale, i riflettori su Veneto, Lombardia e Nord Italia. La cerimonia di apertura delle Paralimpiadi si terrà all’Arena di Verona: un palcoscenico formidabile, fatto di storia, arte e cultura. L’Anfiteatro sarà il simbolo di come le Paralimpiadi invernali, così come le Olimpiadi, dovranno essere inclusive: vogliamo che tutti gli impianti, tutte le venue, tutti i collegamenti possano essere accessibili anche alle persone con disabilità. Quelli di Milano Cortina saranno i primi Giochi olimpici completamente accessibili per il pubblico e tutti i protagonisti della kermesse. Quest’obiettivo è ‘alto’ e sfidante, come nelle migliori competizioni: ma stiamo lavorando con estrema concretezza e sinergia per raggiungerlo, unendo le competenze di Fondazione, Società Infrastrutture, Ministeri e CONI”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per ricordare che oggi mancano tre anni esatti al via delle Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Dalle 19.00 di questa sera, Palazzo Balbi e Palazzo Grandi Stazioni a Venezia si tingeranno di viola, colore internazionale della disabilità. L’iniziativa vedrà l’adesione anche di Grattacielo Pirelli e Palazzo Lombardia a Milano Allianz e Torre Allianz a Milano, che ospita gli uffici del Comitato Organizzatore dei Giochi 2026. “Ad un mese dalla cerimonia dell’alzabandiera in piazza a Cortina d’Ampezzo e a Milano, è già tempo di avviare il conto alla rovescia verso le Paralimpiadi Invernali che si terranno tra Milano, Cortina, la Val di Fiemme e Verona dal 6 al 15 marzo 2026 – prosegue il Governatore -. Con una infrastruttura come lo sliding center che, primo in Italia, potrà ospitare anche il parabob, e un anfiteatro accessibile per le cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi, lasceremo sul territorio un segno evidente. Un’eredità e degli investimenti di assoluto rilievo che, anche al termine dei Giochi invernali del 2026, consentiranno a tutti di assistere e partecipare agli eventi, limitando al massimo ogni barriera. Ci si può arrivare con un’attenta progettazione e trovando le giuste soluzioni per conciliare tutela monumentale e tecnologie, per favorire l’accesso a tutti gli appassionati di sport e cultura”.
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