Domani dodicesimo anniversario della tragedia di Falco
Dario, Fabrizio, Marco e Stefano sono nomi rimasti scolpiti per sempre nella roccia delle nostre Dolomiti e nel nostro cuore. Domani - afferma il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia-ricorrono dodici anni dal loro generoso ed eroico sacrificio. Un lasso di tempo che non ha stemperato l’impressione e il dolore di quella tragedia; ogni volta che le pale di un elicottero rompono il silenzio della nostra montagna, il pensiero va a loro, alla loro sconfinata generosità e alla loro sfortunata ultima missione.
Era il 22 agosto 2009 quando morirono in un incidente i quattro componenti dell’equipaggio di “Falco”, l’elicottero del Soccorso Alpino e del Suem 118, precipitato a Rio Gere.
Ancora una volta – prosegue il Presidente – in questo triste anniversario ci stringiamo alle famiglie degli eroi di Falco e a quelle di tutti coloro che in servizio col Soccorso Alpino, le Forze dell’Ordine, le Forze armate, il SUEM 118, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, hanno perso la vita per soccorrere le persone in difficoltà. Le lacrime di queste famiglie meritano rispetto e una considerazione non soltanto di circostanza.
Dal loro dolore ci giunge il monito che i primi a dover tutelare i soccorritori siamo noi con comportamenti responsabili che non richiedano ad altri di dover mettere a repentaglio la loro vita per intervenire in nostro soccorso. Troppo spesso la cronaca ci racconta di sprovveduti e incoscienti che affrontano la montagna senza attrezzature ed esperienza adeguate, magari in ciabattine. Il ricordo di questa tragedia insegni a tutti che la montagna non è un parco giochi e con la vita non si scherza. Domani è il giorno del ricordo e del dolore, ma è anche l’occasione per esprimere l’orgoglio che questa terra prova di fronte a tutti coloro che ogni giorno senza clamore compiono un lavoro difficile e rischioso, con passione e professionalità, ben sapendo che potrebbe essere anche fatale.
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