Corsi regionali per passare dalla vita militare a quella civile
L’Assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan ha incontrato, presso la Caserma Salomone di Padova, il Comandante dell’Area Territoriale delle Forze Operative Nord dell’Esercito, Generale di Divisione Ugo Cillo, responsabile delle attività volte al ricollocamento nel mondo del lavoro dei giovani militari congedati senza demerito.
Obiettivo dell’incontro, al quale hanno partecipato il responsabile della Direzione Lavoro di Regione del Veneto Alessandro Agostinetti ed il direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, è stato quello di fare un punto di situazione sulle attività previste nell’ambito di due precisi protocolli d’intesa siglati nel 2014 e nel 2020 tra l’Esercito Italiano e la Regione Veneto. Il primo, per il sostegno alla ricollocazione professionale dei militari volontari congedati nel mercato del lavoro ed il secondo per l’avvio di percorsi di formazione professionalizzante per i soldati impegnati in missioni. “L’esperienza sviluppata in questi anni grazie ai due protocolli d’intesa è stata particolarmente efficace – spiega l’Assessore Donazzan –, nel 2021 i corsi per formare figure specializzate come carpentieri, falegnami, muratori, ecc. hanno riscosso un grande successo, offrendo ampie occasioni di occupazione a chi vi ha partecipato. Ora si tratta di proseguire su questa strada”.
Foto: Elena Donazzan con i vertici dell'Esercito nella Caserma Salomone
“In un momento in cui la richiesta di personale specializzato è sempre più forte – precisa Donazzan – i soldati debitamente formati dopo il periodo di ferma possono essere un ambito di particolare interesse per i datori di lavoro. Sono profili estremamente interessanti per un mercato del lavoro che richiede sempre più competenze trasversali.
Il nuovo sistema di reclutamento dell’Esercito Italiano, entrato in vigore nel 2023, richiede un ulteriore impegno per il ricollocamento dei giovani che non proseguiranno la carriera militare e, anche alla luce di questo, sulla base dell’esperienza sviluppata, la Regione del Veneto si impegna a studiare un nuovo protocollo, nel quale sia compresa da un lato formazione da erogare ai militari in servizio congedanti, dall’altro politiche attive per l’inserimento lavorativo delle persone che escono dall’Esercito italiano. Persone in grado di portare le loro competenze tanto in ambito pubblico quanto nelle imprese private”.
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